Walk of Fame

04/04/11 - Di nuovo in sala con The Ward, ripercorriamo la carriera di John Carpenter, cineasta con la passione per horror e splatter.

Walk of Fame – John Carpenter
Alla scoperta del personaggio cinematografico della settimana

(Rubrica a cura di Lia Colucci)

John Howard Carpenter nasce a Carthage, nello stato di New York, il 16 gennaio 1948 e sin da bambino comincia la sua fascinazione per l’horror-fantasy. A metà degli anni Settanta comincia la sua avventura nel mondo del cinema come sceneggiatore con un western mai realizzato, Gli occhi di Laura Mars (1978) diretto da Irwin Kershner e Bad Moon Rising di Harley Cokeliss. Il primo film di Carpenter come regista già ne fa intuire il genio: Dark Star è una parodia di 2001 Odissea nello Spazio di Kubrick, ma la vera pellicola in cui comincia a offire la sua ottica del mondo sarà Distretto 13 Le Brigate della morte del 1976, Carpenter riesce a fondere horror e violenza e soprattutto a rappresentare quel mondo senza morale a lui filosoficamente così vicino. Nel 1978 viene offerto a Carpenter un film di budget limitato, un horror-thriller sulle gesta di un folle assassino che uccide senza esitazioni e sentimenti. Nonostante le difficoltà produttive il regista riesce a realizzare uno dei migliori horror mai prodotti: Halloween, la pellicola che rivela al mondo il suo talento oscuro, violento e visionario. Halloween diventerà un successo planetario che segnerà la nascita dell’omicidio in serie. Nel film Carpenter inserisce tutti gli ingredienti della suspence, così come sarà poi pensata e girata dai suoi successori e lancia una giovanissima Jamie Lee Curtis che diventerà un modello per questo tipo di pellicole. Intanto siamo arrivati agli anni Ottanta in cui Carpenter dirige due pellicole fondamentali del Cinema Americano: 1997 fuga da New York e La cosa, entrambi con uno strepitoso Kurt Russel. Considerato un capolavoro, La cosa va male al botteghino, così come Christine-la macchina infernale, tratto dall’omonimo racconto di Stephen King, non raggiunge i risultati sperati.

Nel 1987 il regista in cerca di una boccata di ossigeno, mescola la sua vena orrorifica con lo splatter ne Il signore del Male. L’anno seguente torna al fanta-horror con Essi Vivono del 1988: un film dalla struttura originale che sotto le spoglie del horror-fantascientifico sferra un feroce attacco alla società americana, quindi gira Il seme della follia del 1994 dove fonde splatter, follia, esseri mutanti il tutto condito da una notevole abilità registica che vale al film la fama di uno dei migliori del cineasta degli ultimi anni. Nel 1998 realizza Vampires un horror-western interpretato da un grandissimo James Wood a caccia di terribili succhiasangue. Nel 2001 è il momento di Fantasmi da Marte, presentato Fuori Concorso a Venezia. Il film è quasi un remake di Distretto 13: le brigate della morte dello stesso regista. Non a caso, Fantasmi da Marte è in realtà una sorta di western ambientato nello spazio, proprio perché riprende le caratteristiche di Distretto 13, ispirato a sua volta a Un dollaro d’onore, il western con John Wayne. In questi giorni è nelle sale con The Ward – Il Reparto, certo non uno dei suoi migliori lavori.