Fortapasc

21/03/09 - A distanza di quindici anni, Marco Risi torna al cinema d`impegno civile...

fortapasc21/03/09 – A distanza di quindici anni, Marco Risi torna al cinema d`impegno civile (?) – dopo il tonfo de ”L`ultimo capodanno”, un po` di tv, altro cinema e il biopic su Maradona di tre anni fa – un filone che negli anni ottanta motivò il suo successo. Era il 1994, era ”Il branco”, opera certo non importante ma che dopo tutto non sono in pochi a ricordare. Siamo ora nel 2009, siamo a pochi mesi di distanza dal ”caso” ”Gomorra”, e il cinema d`impegno sembra di nuovo appetibile. La citazione del film di Garrone non è frutto di puro arbitrio: nel lungometraggio di Risi diversi degli attori scelti per interpretare i camorristi (e non solo, visto che Gianfelice Imparato, piccolo scagnozzo per Garrone, diventa qui il Pretore Rosone) provengono direttamente, guarda caso, dal suo più illustre predecessore. Risi sceglie il giovane campano De Rienzo per dare corpo e voce al ventiseienne giornalista apprendista Siani, morto ammazzato dai camorristi nell`estate del 1985. Il progetto, esplicito e manifesto fin dalle prime inquadrature, è quello di dare vita cinematografica a un ”eroe borghese”, un coraggioso cittadino qualunque ucciso per la sua ”semplice” coerenza: di (ri)costruire insomma il ritratto d`un eroe possibile. Regia e sceneggiatura producono una narrazione efficiente, rapida, asciutta, con il grande merito di riuscire a evitare quasi completamente i soliti didattismi all`italiana. Sembra essere applicata qui più che altrove la regola perfino banale del ”meno è più”: più volti che parole, più azioni che gesti.

Il film ha un verso, punta dritto alla fine del protagonista, eppure non riesce a produrre un discorso, rimanendo flebile messa in scena, distratta e dispersa. L`ironia che Risi sceglie d`iniettare nel film, apparentemente seguendo l`idea di non fare di Siani un mito lontano ma un modello realistico, sembra in più momenti prendere il sopravvento, eccedere la misura, guidare lo sguardo del film intorbidendone la forza dell`evidenza. Se la scelta di riservare lo stesso peso narrativo alle vicende affettive del ragazzo e alle sue indagini di aspirante professionista appassionato al suo lavoro sembra comprensibile e funzionale, quel che manca è forse la necessaria messa in questione dell`umanità  dei personaggi, a cominciare dal personaggio protagonista. Risi rischia così superare le proprie intenzioni, rendendo di Giancarlo Siani un ritratto fin troppo dimesso. ”Fortapàsc” alla fine riesce a essere, come di rado nel cinema italiano recente, film agile dai temi difficili, che se da una parte cade troppo ingenuamente nella facilità  di certi schematismi, dall`altra è forse in grado di proporsi a una vasta platea di spettatori senza necessariamente mettere in scena l`ennesima fiera dell`approssimazione.

(Silvio Grasselli)

Titolo originale:
Produzione: Italia 2008
Regia: Marco Risi
Cast: Libero de Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Gianfranco Gallo, Antonio Buonomo, Duccio Camerini, Marcello Mazzarella, Daniele Pecci, Ennio Fantastichini, Renato Carpentieri, Gianfelice Imparato
Genere: drammatico
Durata: 108`
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita 27 marzo 2009