Fuori controllo

19/03/10 - Martin Campbell ci sa fare. E’ un regista che maneggia l’azione, il ritmo e la violenza...

L’integralista Gibson e il suo declino

19/03/10 – Martin Campbell ci sa fare. E’ un regista che maneggia l’azione, il ritmo e la violenza con acume e intelligenza e ci ha regalato, per esempio, due tra i migliori 007 di sempre, Goldeneye e Casino Royale. Ma purtroppo in questo suo nuovo film si fa coinvolgere dallo sciupato carisma di un attore come Mel Gibson, più impegnato a mostrare il suo credo che a recitare. E il film ne risente.

fuori controlloThomas è un esperto poliziotto al quale uccidono, apparentemente per sbaglio, la figlia malata che nasconde un segreto. E poprio a questo segreto si appiglia suo padre, che cercherà di capire cosa l’ha uccisa e di vendicarla. Trama dagli spunti elementari che la sceneggiatura di William Monahan e Andrei Bowell, tratta dall’omonima miniserie inglese, non rende di certo più articolata né più interessante, basandola quasi interamente sul suo interprete. Ne risulta un film di vendetta e indagine politica, che parla tanto dello spirito ferito di un padre quanto dei misteri che si celano dietro alle società nucleari in un intreccio tra pubblico e privato che pare segnare tanto la serialità inglese quanto il contemporaneo thriller americano (vedasi il caso parallelo di “State of Play”). Ma soprattutto pare tracciare un quadro preciso del sessantenne Mel Gibson: una preghiera colta e intensa, le croci esposte in bella vista sul suo collo e alle pareti, un anello col sacro cuore, ma anche la violenza contro i cattivi giustificata da una morale fondamentalista che, dopo un rapimento ridicolo come una parodia di James Bond, si sfoga in un finale caciarone, discutibile per contenuti, modi e messinscena.

Una versione un po’ più seria di “Io vi troverò” di Morel, in cui però la sceneggiatura non sa tenere in piedi ritmo e intreccio e nella quale Campbell, a parte qualche momento interessante (la scoperta della pistola della ragazza, resa senza controcampo), resta a mezzo servizio, senza neanche premere troppo sul pedale della violenza e dello spettacolo. Un film che pare d’altri tempi, ma nel senso più svilito del termine, che non ha altri mezzi da giocare se non quello di un attore che, se non ha paura di mostrare la sua età e i suoi segni, non riesce più a bucare lo schermo senza suscitare qualche patetico sorriso.

(EMANUELE RAUCO)

Titolo originale: Edge of Darkness
Produzione: USA, Gran Bretagna 2010
Regia: Martin Campbell
Cast: Mel Gibson, Ray Winstone, Danny Huston, Bojana Novakovic, Shawn Roberts
Durata: 116′
Genere: thriller
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 19 marzo 2010

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