Narnia – Il viaggio del veliero

17/12/10 - Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero. Parziale delusione per il terzo episodio...

Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero. Una parziale delusione

17/12/10 – E con questo siamo al terzo. Quando cinque anni fa uscì Il leone, la strega e l’armadio, primo capitolo della saga, eravamo ancora sull’onda lunga del risveglio del genere fantasy. Nel 2011 – anche se il calendario segna ancora ufficialmente la cifra tonda – dal risveglio siamo passati alla riscossa, la proliferazione di titoli non accenna a diminuire e i tycoon internazionali si combattono a colpi di adattamenti, effetti visivi e lanci di nuove stelle in erba. E torniamo allora a Narnia, dove la piccola Lucy – che nel primo capitolo aveva meno di dieci anni – si ripresenta ora nelle vesti di una protagonista adolescente con molti cattivi pensieri e qualche vago prurito erotico. Anche il fratello minore è cresciuto, in modo tale che i due piccoli soppiantano e sostituiscono in questo terzo film i due fratelli maggiori, ridotti a visioni oniriche, ricordi sbiaditi, foto da tenere sul comodino. Il personaggio del Principe Caspian – il nuovo eroe semi-adulto – conferma la sua inconsistenza, da addebitare soprattutto al fin troppo principesco interprete Bred Barnes, in un film così ricco di volti anomali, buono nemmeno per far da comparsa.

Come nella più triviale delle crociere, il viaggio del veliero si riduce a una successione continua di azioni affastellate una sull’altra senza la minima sottigliezza di sceneggiatura, il minimo gusto per la variazione ritmica tipica dell’epos, a volte senza neppure concedere lo spazio indispensabile ad alcuni snodi narrativi per avere il decisivo sviluppo. La prima parte – dopo un incipit in minore, essenziale ma divertente – avanza faticosa e senza fantasia. Poi, un’avventura dopo l’altra, alcuni personaggi riescono ad accendersi e far brillare le scene spesso scritte senza precisione e senza complessità. Sembra quasi di esser davanti a un gioco a quiz per fan sfegatati: ogni scena, ogni sequenza sembra poter essere facilmente ricondotta all’immaginario di un diverso classico del genere, privato naturalmente della sua originalità. Il topo spadaccino e il cugino seccatore – nuovo personaggio che avrà con ogni probabilità molto spazio negli sviluppi futuri della saga – sono forse i due salvatori dell’impresa: il primo per la qualità della scrittura che ne costruisce la simpatia, il secondo per la bizzarria del destino che gli impone un percorso di crescita. Gli effetti visivi sono decisamente all’altezza, anche se il 3D non sembra raggiungere lo spessore visivo che ci si aspetterebbe.

Un finale nitido e dal giusto ritmo cerca di aggiustare una catastrofica soluzione della storia. Abbastanza per divertirsi e soprattutto per alimentare nel pubblico l’attesa di un ulteriore capitolo, come risarcimento almeno parziale a questa parziale delusione.

SILVIO GRASSELLI

Titolo originale: The Chronicles of Narnia: The Voyage of the Dawn Treader
Produzione: Gran Bretagna 2010
Regia: Michael Apted
Cast: Ben Barnes, Skandar Keynes, Will Poulter, Georgie Henley, Simon Pegg, Liam Neeson
Durata: 112′
Genere: fantastico
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita: 17 dicembre 2010

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