Berlinale 2012

Taviani, Vicari e Alba Rohrwacher tra gli italiani presenti al 62° Festival Internazionale di Berlino, in scena dal 9 al 19 febbraio.

Nonostante le temperature ben al di sotto dello zero, registi, star, giornalisti e operatori del settore scaldano i motori e fanno rotta verso il 62° Festival Internazionale di Berlino. L’apertura della kermesse, prevista giovedì 9 febbraio, sarà nel segno di crinoline e fermenti pre-rivoluzionari con Les adieux à la Reine di Benoït Jacquot, dove la diva teutonica, ma di appeal internazionale, Diane Kruger incarna Maria Antonietta. L’Italia avrà quest’anno la gloria del Concorso grazie a due veterani del nostro cinema i fratelli Paolo e Vittorio Taviani che presenteranno Cesare deve morire, una docu-fiction sulle riletture dei classici shakespeariani realizzate dal regista teatrale Fabio Cavalli con i detenuti il Carcere di Rebibbia. Nella sezione Panorama verrà invece presentato l’atteso e già molto discusso Diaz di Daniele Vicari che, con le star nostrane Elio Germano e Claudio Santamaria, ricostruisce i drammatici fatti del G8 di Genova 2001. Un ulteriore affondo in quella che è stata definita una delle pagine più meste della nostra democrazia sarà offerto poi dal documentario The Summit di Franco Fracassi e Massimo Lauria selezionato in Panorama Dokumente. Un po’ d’Italia sarà presente anche nel nuovo film di Doris Dörrie, Gluck, dove recita una delle nostre attrici più quotate: Alba Rohrwacher.

La giuria del Concorso, capitanata da Mike Leigh e composta anche da Jake Gyllenhaal, Charlotte Gainsbourg, Barbara Sukowa e i registi François Ozon, Anton Corbijn e Asghar Farhadi dovrà invece giudicare i 18 contendenti all’ambito Orso d’Oro. Oltre al già citato film dei Taviani, tra i titoli più attesi si segnala senz’altro Captive di Brillante Mendoza, interpretato da Isabelle Huppert, qui presa prigioniera nella giungla filippina da un gruppo di fondamentalisti islamici. Tra i vari concorrenti spiccano inoltre il nuovo film da regista di Billy Bob Thornton dal titolo Jayne Mansfield’s Car (con Robert Duvall, John Hurt e Kevin Bacon) e Home For the Weekend, firmato da uno dei maggiori talenti del cinema teutonico contemporaneo, il regista di Requiem (2006) e di Storm (2009, inspiegabilmente non distribuito dalle nostre parti), Hans-Christian Schmid.

All’interno della sezione Berlinale Special saranno invece proiettati l’opera prima di Angelina Jolie, ovvero il film sulla guerra in Bosnia-Erzegovina dal titolo The Land of Blood and Honey e l’inchiesta di Werner Herzog sui detenuti nel braccio della morte Death Row. Attesissimo poi è il ritorno dell’accoppiata Jason Reitman/Diablo Cody, rispettivamente regista e sceneggiatrice di Young Adult, con Charlize Theron in versione bambocciona. Promettono faville anche il Bel Ami di Declan Donnellan e Nick Ormerod, con il divo delle adolescenti Robert Pattinson e l’adrenalinico Knockout – Resa dei conti di Steven Soderbergh con Gina Carano, Ewan McGregor e Michael Fassbender. La Berlinale ricorderà inoltre il maestro del cinema greco Theo Angelopoulos, tragicamente scomparso lo scorso 24 Gennaio, con la proiezione del suo film del 2004 La sorgente del fiume e consegnerà l’Orso d’Oro alla carriera ad una delle attrici più rappresentative del nostro tempo: Meryl Streep. Mentre una fetta cospicua di storia del cinema tedesco sarà omaggiata all’interno della restrospettiva Happy Birthday Studio Babelsberg con le proiezioni di capolavori del calibro di L’angelo azzurro di Josef von Sternberg e L’ultima risata di Murnau. Altri indimenticabili capisaldi della storia del cinema saranno mostrati all’interno dell’omaggio alla storica casa di produzione russo-tedesca Mezhrabpom-Film, nota anche con l’appellativo di “Fabbrica del sogno rosso”. Tra gli altri, sono previsti La fine di San Pietroburgo e Tempeste sull’Asia di Vsevolod Pudovkin, La corazzata Potëmkin di Sergej Eisenstein e il film di fantascienza Aelita di Yakov Protazanov.

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