Vince This Must Be the Place

Nastri 2012: Sorrentino è il regista del miglior film, Magnifica presenza e Romanzo di una strage si dividono i premi secondari. Tra gli attori, Favino e la Ramazzotti.
Intervista a Carlo Verdone
Intervista a Marco Giallini
Intervista a Sandro Petraglia
Intervista a Domenico Procacci
Intervista a Fulvio Lucisano
Intervista a Laura Delli Colli
Intervista a Valerio De Paolis
Intervista a Pierfrancesco Favino
Intervista a Michela Cescon
Intervista a Micaela Ramazzotti
Intervista a Marion Levy brand manager Persol
Intervista a Luigi Abete Presidente BNL
Intervista a Giuseppe Fiorello
Intervista a Franco Piersanti
Intervista a Dante Ferretti
Intervista a Carlo e Enrico Vanzina
Intervista a Andrea Bosca
Intervista a Andrea Osvart
Intervista a Ferzan Ozpetek
Intervista a Filippo Pucillo
Intervista a Paolo Del Brocco AD Rai Cinema
Intervista a Francesco Bruni

Ha vinto Paolo Sorrentino per la sua regia di This Must Be the Place. Un Nastro d’Argento assegnato al regista napoletano la sera del 30 giugno a Taormina quando è andata in scena la 66esima edizione dello storico premio istituito e gestito dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani. Sorrentino si è inserito perciò come terzo incomodo a dirimere la sfida tra Magnifica presenza e Romanzo di una strage, che avevano 9 candidature a testa e che – perso il titolo più prestigioso della miglior regia – si devono invece accontentare di alcuni premi secondari, dal soggetto per Ozpetek alla sceneggiatura per Giordana. Ma anche gli attori di Romanzo di una strage hanno vinto, anzi – più nello specifico – gli interpreti dalla famiglia Pinelli sono stati premiati dal SNGCI: Pierfrancesco Favino e Michela Cescon. Al contrario al film di Ozpetek è andato solo un altro premio, per i migliori costumi.
Non emerge dunque nessun vero vincitore da questa edizione dei Nastri; mancava del resto un titolo forte come fu Habemus Papam nel 2011, premiato con lo scorso anno con 6 Nastri. Come ha detto il presidente del SNGCI, Laura Delli Colli, in realtà i film premiabili ci potevano anche essere, peccato però che non siano ancora usciti in sala. Si tratta di Reality di Matteo Garrone e di Io e te di Bernardo Bertolucci, due titoli che hanno convinto (e Garrone anche vinto) a Cannes due mesi fa. E qui si è tornati giustamente al leit motiv di questi ultimi mesi: la tremenda diminuzione degli ingressi al cinema e l’enorme scarsezza di uscite interessanti in sala in questi ultimi mesi. Amarezza del resto che è emersa anche a proposito di Gianni Amelio, il cui nuovo film Il primo uomo, è stato definito dalla Delli Colli come uno dei migliori titoli dell’anno, ma che non ha potuto competere alle vittorie delle varie categorie perché distribuito molto male e visto pochissimo.

La sensazione di un’edizione interlocutoria, figlia del resto di una stagione complessivamente negativa per il nostro cinema, la si è avuta anche nel corso della serata di premiazione, nello splendido scenario del Teatro Antico di Taormina; una cerimonia condotta da Stefania Rocca senza troppa verve (e con troppe lungaggini) e in cui è mancato un mattatore. Da un lato Verdone, vincitore del Nastro come miglior commedia per Posti in piedi in paradiso, è rimasto troppo poco sul palco, dall’altro il vero trionfatore di questa edizione, Pierfrancesco Favino, è stato “costretto” a rimanere troppo a lungo sotto la luce dei riflettori senza che gli fosse stato spiegato bene cosa dovesse fare. Delle note stonate sono arrivate da Sorrentino che ha preferito rimanere a Roma per fare sopralluoghi in vista del suo prossimo film, La grande bellezza, e da Garrone che, premiato con il Nastro europeo dell’anno, non è riuscito a essere presente anche se ha registrato un commovente contributo video per salutare tutti e per ricordare il suo direttore della fotografia Marco Onorato, scomparso di recente.
Forse allora il momento più bello della serata è stato il breve discorso di ringraziamento di Micaela Ramazzotti, premiata come miglior attrice protagonista per Posti in piedi in paradiso e per Il cuore grande delle ragazze (mentre come non protagonisti hanno vinto Giallini e la Cescon), che ha raccontato di come da adolescente credeva di avere una sorta di malattia, visto che ogni volta che parlava tutti scoppiavano a ridere, e che solo col tempo e in particolare grazie ad alcuni registi di commedie, a partire dallo stesso Verdone, ha cominciato ad imparare ad essere un po’ orgogliosa di questa sua strana caratteristica.

Di seguito tutti i vincitori:

Regista del miglior film:
Paolo SORRENTINO This must be the place

Miglior regista esordiente:
Francesco BRUNI Scialla!

Produttore:
Domenico PROCACCI (Fandango ) Diaz

Commedia:
POSTI IN PIEDI IN PARADISO di Carlo VERDONE

Soggetto:
Ferzan OZPETEK, Federica PONTREMOLI Magnifica presenza

Sceneggiatura:
Marco Tullio.GIORDANA, Stefano RULLI, Sandro PETRAGLIA
Romanzo di una strage

Attore protagonista:
Pierfrancesco FAVINO A.C.A.B.- Romanzo di una strage

Attrice protagonista:
Micaela RAMAZZOTTI Posti in piedi in Paradiso – Il cuore grande delle ragazze

Attore non protagonista:
Marco GIALLINI Posti i piedi in Paradiso – A.C.A.B

Attrice non protagonista:
Michela CESCON Romanzo di una strage

Fotografia:
Luca BIGAZZI This must be the place

Scenografia:
Stefania CELLA This must be the place

Costumi:
Alessandro LAI Magnifica presenza

Montaggio:
Benni ATRIA Diaz

Sonoro in presa diretta:
Remo UGOLINELLI-Alessandro PALMERINI Diaz

Colonna sonora:
Franco PIERSANTI Terraferma, Il primo uomo

Canzone originale:
Love is requited di Andrea Guerra e Michele von Buren
interpretata da ELISA – Un giorno questo dolore ti sarà utile

Miglior film europeo:
THE ARTIST di Michel Hazanavicius BIM

Miglior film extraeuropeo:
DRIVE di Nicolas Winding Refn IIF 01 DISTRIBUTION

Nastro dell’anno:
CESARE DEVE MORIRE

Nastro europeo Bulgari:
Matteo GARRONE

I premi speciali:
Nastro d’Oro 2012
Dante FERRETTI e Francesca LO SCHIAVO HUGO CABRET

Nastro speciale 2012 per la commedia Carlo e Enrico VANZINA

PREMIO LANCIA – Nastri d’Argento 2012
per l’eleganza e lo stile innovativo nella qualità a Giuseppe FIORELLO

PREMIO PERSOL – Nastri d’Argento 2012
personaggio dell’anno a Pierfrancesco FAVINO

PREMIO Fondazione Lene THUN – Nastri d’Argento 2012
al film italiano che maggiormente abbia valorizzato un tema sociale POSTI IN PIEDI IN PARADISO

PREMIO BIRAGHI
ANDREA OSVART & ANDREA BOSCA

MENZIONE SPECIALE PREMIO BIRAGHI
FILIPPO PUCILLO & FILIPPO SCICCHITANO