36 film bloccati in Francia

Il mondo del cinema è in tumulto per il fallimento di Quinta Industries, società di post-produzione guidata da Tarak Ben Ammar che ha paralizzato la distribuzione.

Il mondo del cinema francese è in subbuglio in seguito al fallimento di Quinta Industries, la principale società di post-produzione d’oltralpe. Ben 36 pellicole, la cui uscita era imminente, rischiano ora di non vedere la luce della sala. Tra queste anche l’atteso Asterix e i Bretoni. Come riportato oggi da “Le Figaro”, la federazione delle industrie del cinema francesi ha scritto al presidente Sarkozy sottolineando “la gravità e l’urgenza” della situazione che potrebbe generare “conseguenze economiche e culturali irreversibili”. Già la settimana scorsa l’uscita di Hugo Cabret di Martin Scorsese era stata annullata, salvo essere poi tornata in programma grazie all’arrivo di alcune copie da Roma. A capo della società, per la quale il Tribunale commerciale di Nanterre ha deciso venerdì scorso la liquidazione giudiziaria, c’è il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar, produttore di Spielberg e Mel Gibson e presidente di Eagle Pictures. Detenuto all’83% da Ammar e per il 17% da Technicolor, il gruppo Quinta Industries era in stato di insolvenza dal primo settembre e in amministrazione controllata da inizio novembre. Le difficoltà’ finanziarie sono legate al declino dell’attività fotochimiche nella post-produzione che si è’ accelerata dalla seconda meta’ dal 2010 a causa della digitalizzazione. Quinta Industries è una sussidiaria di Quinta Communication, compagnia di distribuzione sempre di proprietà di Ammar.