Al Ca’ Foscari vince la violenza sull’ inerme per noia

Los Demonios di Miguel Azurmendi, dove un gruppo di ragazzi usa la massima ferocia contro un barbone, vince la quarta edizione del festival veneziano.

Una tranquilla serata di bisboccia con gli amici, senza sapere dove andare e cosa fare. Poi alcuni scherzi in un parco fino ad arrivare ad un parcheggio dove c’è un bancomat. Nella cabina ci sono un barbone con il suo cane, seduti a terra. Tre ragazzi, con una scusa riescono ad entrare. Miguel Azurmendi della l’ECAM di Madrid in Los Demonios, non prepara lo spettatore alla tragedia, non c’è tra i tre una serie di discorsi, una serie di sguardi. Tutto è veloce, fulminio. La violenza arriva improvvisamente con tutta la sua imcomprensibilità e poi dopo uno scatto in nero, rivediamo gli assassini continuare tranquillamente la loro routine, far colazione, scherzare con il cane scampato all’atto efferato. Una capacità di sintesi filmica perfetta, una taglio di inquadrature netto a macchina sempre fissa e una musica dissacratoria. E proprio questo taglio, la storia di tre giovani che usano la massima ferocia contro un barbone, vince la quarta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival che di anno in anno cresce per numero di spettatori in sala e in attenzione da parte dei media nazionali.

In una serata di chiusura animata da tango argentino e hoop dance con un’alternanza di grandi artisti delle discipline sul palco dell’Auditorium Santa Margherita e immagini di importanti sequenze cinematografiche che li accompagnavano sullo schermo, la giuria formata dai registi Kumar Shahani e Luca Miniero e dalla produttrice Keiko Kusakabe, ha motivato così la scelta di premiare il film spagnolo Los Demonios: “Per l’universalità del tema e per la capacità di descrivere vividamente la condizione umana, seppure nella violenza della quotidianità”.
Menzioni speciali: Bahar in Wonderland di Behrooz Karamizade (Scuola di Arti e Design di Kessele)- ritratto poetico e ironico di un ragazzo che vive in un paese in guerra – e Stringless di Alberto Diaz Lopez (Università Rey Juan di Madrid) per la sua vivacità narrativa.
Per il Concorso Istituti Superiori del Veneto vince Il lavoro che ci piace di Francesca Moresco.
Per il VideoConcorso Pasinetti vince Realtà di Gianluca Bozzini .
Premio “Olga Brunner Levi” a Obliquo rumore di Mattia Casar.

GIOVANNA BARRECA