Alla riscoperta del cinema di Armando Crispino

L'etrusco uccide ancora torna sul grande schermo del Torino Film Fest, un'occasione per scoprire il cinema di Crispino dalle parole del figlio Francesco.
Intervista a Francesco Crispino a cura di Emanuele Rauco

Oltre alla retrospettiva sulla New Hollywood, il Torino Film Fest 2013 ha organizzato alcune iniziative per riscoprire il cinema italiano del passato. La più curiosa è la proiezione, nella sezione After Hours (dedicata ai film di genere e alle proiezioni di mezzanotte) di L’etrusco uccide ancora, film di Armando Crispino che è stato proposto in una versione 35mm quasi introvabile, e che di sicuro nessuno in Italia ha riversato in dvd. Il film, un giallo archeologico del 1972 in cui il ritrovamento di un affresco del demone Tuculcha fa scattare una serie di omicidi, è stato presentato dal figlio Francesco, giornalista e critico cinematografico.
Oltre a ricordare l’arte del cineasta, che ha dato il meglio proprio con il giallo, la serata è servita anche a presentare Macchie solari (dal titolo dell’altro thriller di Crispino), libro di Claudio Bartolini che analizza il cinema  del regista e fa il punto su una stagione e una presenza forte dell’arte popolare degli anni ’60 e ’70, inventiva proprio perché spesso frutto di emergenze, di costi relativamente bassi, di una grande capacità artigianale. E che ha influenzato i kolossal dei successivi 40 anni.

EMANUELE RAUCO