Asia Argento racconta un’infanzia difficile nel mélo punk di Cannes 2014

Incompresa, terzo film da regista per Asia Argento, racconta di Aria e del triste rapporto con la famiglia. Al Certain regard di Cannes 2014
Intervista a Gabriel Garko a cura di Emanuele Rauco
Intervista ad Asia Argento a cura di Emanuele Rauco

Asia Argento colora di nero punk la Montée des Marches di Cannes 2014: l’attrice romana ha presentato Incompresa,  il suo 3° film da regista, in competizione al Certain regard, la sezione alternativa e più sperimentale. Il film racconta di Aria, bambina di 9 anni che finisce in mezzo al divorzio tra due genitori egoisti e aridi e a due sorelle maggiori che non la capiscono: la ricerca di amore la porterà a una scelta inaspettata. Forse biografico, sebbene la stessa Argento neghi con forza l’ispirazione, probabilmente ispirato dal romanzo di Montgomery (da cui Comencini trasse un film che partecipò a Cannes e che Argento mostra in un’inquadratura), Incompresa è un “melodramma per ragazzini intelligenti”, come lo ha definito la stessa regista.
Protagonisti del film Charlotte Gainsbourg, nel ruolo della madre, Anna Lou Castoldi (figlia della regista e del cantante Morgan) in quello della figlia e Gabriel Garko, nel ruolo di un attore compreso solo dal suo ruolo pubblico, che per la prima volta calca la passerella di Cannes. Un film “dedicato a tutti i bambini, perché tutti siamo stati incompresi, anche voi”, che cerca di dare una patina più colorata, forte, pop a un racconto amaro e triste. Un film che potrebbe essere anche l’ultimo di Argento come attrice, anche se da brava manager della propria immagine, i colpi di scena sono all’ordine del giorno.

EMANUELE RAUCO