Audiard torna dietro la macchina da presa per “Erran”

Il regista francese de "Il profeta" dirige un film ispirato alle "Lettere Persiane" di Montesquieu

A due anni di distanza da Un sapore di ruggine ed ossa e dopo il Gran Prix vinto al Festival di Cannes con Il profeta, Jacques Audiard torna tra pochi giorni dietro la macchina da presa, per Erran, film che racconta la storia di un combattente Tamil dello Sri Lanka accolto in Francia come rifugiato politico e che lavora come portiere di uno stabile di periferia.

A ispirare la sceneggiatura, scritta come spesso accade dallo stesso Audiard, sono state le “Lettere Persiane” di Montesquieu, un’opera di  feroce satira dei costumi francesi raccontati attraverso lo scambio epistolare di due persiani che viaggiano in Europa, Usbeck e Rica.