Bellaria celebra Servillo

L'attore ritira il premio Casa Rossa alla carriera. Per lui tre film in preparazione, con Ciprì, Bellocchio e Sorrentino.
Intervista a Toni Servillo

Al Bellaria Film Festival 2012 oggi è stato il giorno di Toni Servillo, che ha partecipato a una serata in suo onore per ritirare il premio Casa Rossa alla carriera. Nell’occasione, è stato riproposto L’uomo in più (2002), opera prima di Paolo Sorrentino, che proprio a Bellaria fece vincere a Servillo il premio per il miglior attore. Concedendosi con entusiasmo al pubblico, il grande attore partenopeo ha parlato di cinema, teatro, documentario, traendo spunto dalla presentazione al festival, fuori concorso, del documentario 394 – Trilogia nel mondo di Massimiliano Pacifico sulla tournée teatrale che ha visto impegnata la compagnia di Servillo con la Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni in tappe sparse per tutto il mondo.
“Il mondo è in crisi, l’Italia è in crisi” dice Servillo, “E di conseguenza anche il cinema è in crisi. Ma si deve anche dire che, insieme alla Ferrari e poco altro, il cinema italiano è l’unico che fa ancora parlare dell’Italia all’estero. Vincono i Taviani a Berlino, vince di nuovo Garrone a Cannes. Pur tra mille difficoltà, il cinema italiano rinasce ed è apprezzato”. Arrivato al cinema dopo tanti anni di teatro, e dopo aver creduto a lungo che non avrebbe mai fatto un film, la carriera di Servillo procede ora a ritmi vertiginosi.

Per lui vi sono infatti altri tre film in arrivo. Si sono già concluse le riprese di E’ stato il figlio di Daniele Ciprì, “un film che vi sorprenderà; sarà emozionante in senso maturo”, così come è già in post-produzione Bella addormentata di Marco Bellocchio, film a episodi che si svolge nella settimana decisiva della vicenda di Eluana Englaro. Nel suo episodio, Servillo duetterà con Alba Rohrwacher. Mentre in agosto iniziano le riprese dell’attesissimo nuovo film di Paolo Sorrentino, La Grande Bellezza, che vede Servillo al fianco di Carlo Verdone e Sabrina Ferilli. Un cast insolito, che suscita molta curiosità. “Non posso dire nulla, credo sia giusto lasciare al regista decidere come e quando parlare del proprio film. Posso solo dire che sono felice di fare un film con Verdone, a cui sono legato da stima e amicizia, e con Sabrina Ferilli, che, troppo spesso ce lo dimentichiamo, viene dal cinema d’autore”.