Bellocchio presenta “Sangue del mio sangue”, tra Chiesa e vampiri

Passa in concorso alla 72° Mostra del cinema di Venezia il nuovo film del regista di Bobbio. Interviste a Marco e Piergiorgio Bellocchio ed Alba Rohrwacher
Intervista a Marco Bellocchio a cura di Marilena Vinci
Intervista a Piegiorgio Bellocchio a cura di Marilena Vinci
Intervista ad Alba Rohrwacher a cura di Marilena Vinci

sangue del mio sangueVenezia, 8 settembre 2015 – Nel presentarlo in concorso alla 72° Mostra del cinema di Venezia, Alberto Barbera lo ha definito come il film di un giovane Bellocchio e a ben vedere ha ragione: Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio è un film completamente diverso dai precedenti del regista, nonostante i richiami al suo cinema. Ricco di spunti e metafore interessanti il film è diviso in due parti: la prima in costume e una ambientata al giorno d’oggi.

TRAMA: Federico è un giovane uomo che, come suo fratello prete, viene sedotto da suor Benedetta, una nobile costretta a prendere i voti. La religiosa viene condannata e murata viva nelle antiche prigioni di Bobbio dove, secoli dopo, arriverà un altro Federico. L’uomo, sedicente ispettore ministeriale, scoprirà che nell’edificio abita un misterioso Conte che vive solo di notte.

Cast d’eccezione che oltre a Roberto Herlitzka, Alba Rohrwacher, Lidiya Liberman e Filippo Timi, include parte della famiglia del regista: i figli Piergiorgio ed Elena Bellocchio e il fratello Alberto.

Sangue del mio sangue è al cinema dal 9 settembre distribuito da 01.