Ancora un riconoscimento per l’attrice Meryl Streep, alla quale il Festival di Berlino ieri sera ha consegnato l’Orso d’oro alla carriera. Un premio che si aggiunge a quelli conquistati solo due giorni fa ai Bafta e ai recenti Golden Globe in una lunga serie che vanta due Oscar già ottenuti (con Kramer contro Kramer e La scelta di Sophie) e ben 17 candidature, compresa quella del’imminente edizione del 26 febbraio, dove concorre con il suo ritratto di Margaret Thatcher in The Iron Lady di Phyllida Lloyd. E proprio su questo ruolo, che le sta fruttando innumerevoli apprezzamenti, la Streep si è espressa nel suo discorso di ringraziamento, sottolineando gli aspetti controversi del personaggio, ma anche il suo carattere forte e determinato, a modo suo da femminista. L’Orso d’oro, sembra così suggellare un percorso artistico ricco di successi, al quale sembra non mancare nulla. Eppure un piccolo rimpianto c’è: “Sul set tutti dicono che sono spiritosa e di buon umore – ha dichiarato l’attrice – vorrei qualche parte comica in più, dato che mi piace ridere e adoro far ridere, anche di questi tempi”.
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