Bim, la qualità per il grande pubblico è possibile

Bim, la società di Valerio De Paolis, presenta a Sorrento il suo listino per il 2013: film belli e premiati che vanno alla ricerca di un pubblico non solo di appassionati.

Da sempre sinonimo del cinema di qualità e d’autore, BIM – la società di distribuzione di Valerio De Paolis – ha intrapreso un percorso di rinnovamento che, senza abbandonare la strada del bel cinema, l’ha portata a cercare anche consensi più ampi, distribuendo quel segmento misterioso che risponde al nome di cinema medio. Quello del 2013, presentato alle Giornate di Sorrento, potrebbe essere il listino che fa fare il salto di qualità alla BIM.
Innanzitutto è interessante lo spazio dedicato al cinema italiano: 3 i film italiani distribuiti e dal grande potenziale, come Miele – esordio alla regia di Valeria Golino con Jasmine Trinca -, previsto per la fine di febbraio e incentrato sull’eutanasia, Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, sempre con Trinca, in concorso al Sundance Film Festival, e Tutto parla di te, esordio nella finzione di Alina Marazzi ben accolto al festival di Roma. Le immagini, specialmente quelle di Miele, ci dicono di un cinema italiano che sta cercando e a volte anche trovando, la via del rinnovamento.

E poi BIM presenta il tipico mix di belle storie e bravi registi che stavolta potrebbe fare più centro degli anni scorsi: a gennaio arrivano A Royal Weekend di Roger Michell, in cui un favoloso Bill Murray è il presidente Roosevelt che si prepara a ricevere il re d’Inghilterra, e Quartet, l’esordio alla regia di Dustin Hoffman già apprezzato a Torino; a febbraio tocca alla rivelazione dell’ultima Mostra di Venezia, Spring Breakers di Harmony Korine, e a Promised Land, atteso film di Gus Van Sant basato sulla pratica del fracking (trivellamento di terre a fini commerciali che distrugge l’ambiente), con Matt Damon e Frances McDormand.
La primavera invece vedrà avvicendarsi Populaire, commedia francese molto amata al festival di Roma, Dans la maison di Ozon, che il trailer ci suggerisce come possa essere uno dei film più belli – forse – del primo scorcio di stagione, un thriller letterario (nel senso buono), L’ipnotista di Hallstrom che si potrà vedere a Courmayeur e che segna una bella svolta per l’accademico svedese e infine Destini incrociati (banale titolo – da non confondersi con Pollack – per 360) di Fernando Meirelles e In amore si vince, altra traduzione pigra di Lay the Favorite, nuovo film di Stephen Frears. Medio senza mai, almeno sulla carta, scivolare nel mediocre, il listino BIM promette di essere un successo, almeno come gradimento: resta il dubbio che, l’aver “dimenticato” alcuni autori e sguardi più radicali possa limitare ancora di più lo spazio per il cinema non conforme.