“Bookciak, azione”: giovani autori all’opera

book01
“Un premio come questo è interessante perchè sollecita i partecipanti a costruire un rapporto astratto con la pagina scritta e questo libera la fantasia. Non costringe a stare in binari molto precisi e quindi alcuni pericoli possono essere evitati” dichiara Daniele Vicari, presidente della giuria del premio “Bookciak, azione” che ieri è stato il primo evento italiano della 74esima Mostra internazionale del cinema di Venezia.
Il premio – ideato da Gabriella Gallozzi – prende come base di partenza alcuni libri di piccole case editrici appartenenti alla banca dati www.bookciak.it che vengono messi a disposizione per essere trasposti in video di pochi minuti (massimo tre). Viene richiesto di esaltare soprattutto gli aspetti emotivi e visionari dell’opera scritta ma senza altri vincoli. Delle opere vincitrici Vicari ha apprezzato soprattutto il coraggio di alcuni ragazzi e il buon potere di sintesi.

La giuria era formata dalla regista Wilma Labate, la giornalista Teresa Marchesi e il produttore Gianluca Arcopinto che ha apprezzato soprattutto la capacità dei registi di confrontarsi con storie scritte da altri. “Si tratta di un’operazione sempre più difficile soprattutto in Italia dove tutti si sentono autori”.
I vincitori sono:
Alessandro Padovani (classe 1993) con La parte organica delle cose, liberamente ispirato a “Il grande animale” di Gabriele Di Fronzo,
Orso Jacopo Tosco per Leda ispirato all’omonimo “Leda. Che solo amore e luce ha per confine” di Sara Colaone, Francesco Satta e Luca de Santis.

Premio nella sezione “Memory ciak” dedicata alla memoria è stato assegnato a Francesco Ramon Franco, classe 1999, che ha trasposto liberamente “Il vestito della sposa” di Angelina Brasacchio.

Il presidente saluta i ragazzi esortandoli a proseguire il percorso di conoscenza del linguaggio del cinema che nessuno può dire di aver compreso, anche dopo la visione e lo studio di migliaia di opere.

giovanna barreca