“Cervelli in fuga” nell’esordio alla regia di Paolo Ruffini

Presentato a Roma, Fuga di cervelli, la prima regia di Paolo Ruffini tra Porky's e il cabaret televisivo.
Intervista a Paolo Ruffini a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Guglielmo Scilla, Frank Matano, Olga Kent e Pampers

Dal palco televisivo di Colorado Café al grande schermo: Paolo Ruffini, comico e presentatore toscano, approda al cinema con Fuga di cervelli. film comico sulla scia di Porky’s e della Rivincita dei nerd che chiama a raccolta alcuni comici televisivi e web amati dai ragazzi come Frank Matano e Guglielmo Scilla in arte Willwoosh. La storia vede un gruppo di amici non proprio intelligenti in viaggio Oxford per aiutare uno di loro a conquistare Nadia, bella e intelligente compagna di corso. Guai a non finire, ovviamente.
Prodotto, ovviamente, dalla Colorado Film di Maurizio Totti, Fuga di cervelli è il remake di Fuga de cerebros, film spagnolo campione d’incassi, ed è un inno agli outsider, agli sfigati e ai perdenti cantato con il linguaggio scurrile e immediato dei giovani, con la loro volgarità e i loro riferimenti culturali. “E’ insopportabile quando vedi un sessantenne scrivere un film giovanile di cui non capisce niente, io mi sono voluto avvicinare ai ragazzi emarginati cercando non solo di farli ridere, ma di farli sentire importanti, di fare un film per farne in un certo senso degli eroi che scoprono se stessi”, ha dichiarato Ruffini che ha cercato di ampliare lo spettro dei personaggi raccontando anche gli handicap (un cieco e un paraplegico) in chiave comica. Unico lampo di grazia in mezzo agli idioti consapevoli di Ruffini è Olga Kent, che non a caso il regista ha poi voluto accanto a sé per la nuova edizione di Colorado Cafè.

EMANUELE RAUCO