Fronte comune per un cinema tutto l’anno

Al convegno 'Non uno di meno' che inaugura le Giornate Estive di Cinema di Riccione, le associazioni di produttori ed esercenti, da Tozzi a Bernaschi passando per Borg, pronte a superare i loro errori per risollevare gli incassi in sala.
Intervista a Gianantonio Furlan
Intervista all'ingegnere Angelo D'Alessio sulla digitalizzazione delle sale
Intervista a Richard Borg, presidente distributori ANICA
Intervista a Vania Traxler Protti di Archibald

Il convegno ‘Non uno di meno’ sulle questioni aperte della digitalizzazione delle sale italiane ha inaugurato l’edizione 2012 di Ciné, le giornate estive di cinema che si tengono a Riccione: con i grandi circuiti, The Space e UCI, quasi completamente digitalizzati, la sfida resta quella di completare l’opera – ferma al 39% delle sale – entro il 2013/2014 quando si bloccherà la fornitura di pellicola in 35 mm. Ma le note più interessanti sono arrivate dai presidenti di ANICA, ANEC e ANEM che nel salutare i presenti hanno creato un fronte comune per risollevare gli incassi italiani che nel solo giugno hanno perso il 52% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Bisogna partire dai propri errori, dalla limitazione delle uscite tra ottobre e aprile” ha dichiarato Riccardo Tozzi (presidente ANICA), convinti – come ha affermato Richard Borg (Distributori ANICA) che “bisogna guardarsi in faccia e collaborare per risollevare la situazione”.

Lontani dalle proiezioni che – come indicato da Lionello Cerri – prevedevano 100 milioni di spettatori per fine anno, il vero obiettivo auspicato da Carlo Bernaschi (ANEM) è di “un cinema che abbia prodotti competitivi per almeno 11 mesi l’anno”. E’ un obiettivo indispensabile, secondo esercenti e distributori, per evitare un tracollo che, sommato alla crisi, potrebbe avere conseguenze spiacevoli sull’intera industria cinematografica e audio-visiva.

EMANUELE RAUCO