Cinecittà Luce: da Spa a Srl

Il ministro Mibac, Galan assicura che la società non subirà licenziamenti, dismissioni di patrimonio nè speculazioni sui terreni. Ma cambierà forma giuridica.

Dopo le rassicurazioni del capo di gabinetto Mibac, Dott. Salvatore Nastasi, anche il ministro Giancarlo Galan assicura che il futuro di Cinecittà Luce non sarà buio. Pertanto non ci saranno le temute dismissioni di patrimonio, né speculazioni sui terreni, né licenziamento di personale per la società, che con la manovra finanziaria del governo si trasforma da Spa in Srl. Il ministro ha riportato tutto questo in Senato dove due giorni fa è stato chiamato a un’audizione della commissione Cultura. “La nuova società resta proprietaria del patrimonio, anche immobiliare, non vi deve essere dubbio, se la norma non è chiara sono pronto a firmare emendamento – ha detto Galan secondo l’Ansa – E sui terreni non si costruirà nulla, sono vincolati, protetti con assoluta sicurezza”. La nuova società, ha continuato il ministro al Senato, “assorbirà tutto il personale impiegato nelle mansioni ritenute fondamentali per la mission”, che sono la tutela e conservazione delle teche dell’Istituto Luce, il restauro e la conservazione di film, la distribuzione di opere prime e seconde, la promozione del cinema italiano all’estero. La parte restante dell’attuale personale, ha aggiunto Galan, “non verrà licenziata ma trasferita nei ranghi del Mibac”. Quanto ai terreni, ha spiegato il ministro “verranno concessi in locazione alla società privata guidata da Luigi Abete, Cinecità Studios, che dal 1997 gode di questo contratto”. Precisazioni anche sulla società Fintecna che servirà “solo come strumento per mettere in liquidità la vecchia Cinecittà Luce Spa“.

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