Due ragazzi e il male incosciente ne “La terra dell’abbastanza”

Intervista a Fabio e Damiano D'Innocenzo, di cura Marilena Vinci

La terra dell abbastanzaRoma, 31 maggio 2018 – E’ un esordio cinematografico come raramente si ha la fortuna di vederne La terra dell’abbastanza, scritto e diretto dai fratelli (gemelli) Fabio e Damiano D’Innocenzo. Il film è ambientato nella periferia di Roma (Ponte di Nona per la precisione) ma prende le distanze dalle ormai inflazionate crime story che hanno invaso cinema e tv. E’ infatti una storia di amicizia ed una sorta di romanzo di (de)formazione in cui si racconta la spirale di violenza e criminalità in cui, quasi casualmente, inciampano i due protagonisti, fino a perdere se stessi.
Mirko e Manolo sono due bravi ragazzi, fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente “colpo di fortuna”: l’uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, il rispetto e il denaro che non hanno mai avuto.

“Con questo film volevamo raccontare com’è maledettamente facile assuefarsi al male. – dicono i fratelli D’Innocenzo – I due ragazzi protagonisti uccidono involontariamente un uomo e scelgono la via più facile, quella del silenzio, ma i fantasmi di quest’evento non gli lasciano tregua. Così cominciano a corazzarsi dai sensi di colpa. Credono sia più facile accumulare ulteriore carico di disumanizzazione invece che ripulirsi da quanto è accaduto. Quando si apre lo spiraglio dell’attività criminale vedono miracolosamente concretizzarsi la pista alternativa della quale credono di avere bisogno: abituarsi al male. Al punto da non sentire più niente, coscienza compresa”.

La terra dell’abbastanza è stato girato a Ponte di Nona, Roma Est. “Volevamo raccontare l’adolescenza in una periferia magica e quel posto con le sue piccole casette colorate ci sembrava l’ideale. Abbiamo raccontato due coatti: sono persone vere e genuine”, spiega Damiano.
Nati a Tor Bella Monaca e cresciuti tra Anzio e Nettuno, i due registi trentenni hanno frequentato l’alberghiero, senza mai studiare cinema ma guardandone molto. Recentemente hanno co-firmato con Matteo Garrone la sceneggiatura di Dogman. Il film, oltre che su un’ottima scrittura e regia, può contare sulle più che convincenti performance degli attori  Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Milena Mancini, Max Tortora e Luca Zingaretti.

Presentato con successo di critica internazionale nella sezione Panorama della 68° Berlinale, La terra dell’abbastanza è al cinema dal 7 giugno distribuito da Adler.

Ascolta la nostra intervista ai fratelli D’Innocenzo.

Il trailer de La terra dell’abbastanza