Galan: “Cultura benzina del paese”

Così il ministro per i Beni Culturali presentato le linee programmatiche del suo dicastero. Tra le urgenze evidenziate il nuovo palazzo del cinema di Venezia.

“La cultura è la benzina del Paese. Bisogna investire: non servono più soldi, ma la capacità di spenderli. Quando si ha quella i soldi si trovano: l’esempio è Pompei“. E’ iniziato così il discorso sulle linee programmatiche del nuovo ministro per i Beni Culturali, Giancarlo Galan. Di fronte all’aula del Senato Galan ha poi detto: “Ci sono 31 miliardi di spesa da investire per la cultura – in Italia serve un Piano Roosvelt perchè ogni italiano torni a sentire la propria identità fatta anche della unicità del suo patrimonio artistico e culturale. La missione del mio ministero è favorire un’offerta culturale adeguata per qualità e quantità. Un governo – ha proseguito il ministro – può essere apprezzato o meno dalla comunità intellettuale, ma non si va da nessuna parte se ci si fa la guerra. Gli ostacoli tra politica e intellighenzia devono essere superati perchè la politica ha bisogno della cultura e la cultura ha bisogno della politica”. Per questo Galan ha chiesto un “dibattito franco e aperto” con tutta la comunità italiana “per fare il punto su aspetti critici e priorità. Chiedo questo perchè non basta dibattito interno ai partiti”. Sulle questioni più tecniche il ministro ha poi spiegato che “Arcus dovrà fare affidamento sul 3 per cento degli investimenti per grandi opere. Inoltre proporrò che tornino al ministero gli introiti dei musei e siti archeologici che oggi vanno al Tesoro”. Quanto alle urgenze,Galan ha annunciato a breve una riunione di un comitato di ministri per fare il punto sulle necessità della cultura: “Presenterò la richiesta al Cipe per le priorità da dare al palazzo del cinema di Venezia, agli auditorium di Firenze e di Reggio Calabria e in quella occasione chiederò anche risorse per Brera“.