I leghisti veneti contro Patierno

Attacchi sul web e una interrogazione parlamentare per Cose dell'altro mondo, in cui si ritrae un Nordest razzista. Con Abatantuono e Mastandrea.

Attacchi dai leghisti veneti contro Cose dell’altro mondo, il film di Francesco Patierno che tratta del tema dell’immigrazione nel Nord Est. “Boicottate questo film diffamatorio e razzista”, “Voi italiani non siete stati in grado di integrarvi con i veneti perché non riuscite a comprenderli, perché troppo diversi culturalmente da voi”. Queste sono alcune delle accuse diffuse sul web dopo la diffusione del trailer del film e, nel frattempo, secondo il “Corriere.it” ci sarebbe anche già pronta un’interrogazione parlamentare del leghista della Liga Veneto Massimo Bitonci, in cui si chiederebbe al Ministro dei Beni Culturali di verificare il carattere culturale della pellicola. Stando al trailer, Cose dell’altro mondo ha come protagonista Diego Abatantuono che, nei panni di un imprenditore veneto, di fronte a una TV locale invita tutti gli immigrati a sparire e a tornarsene a casa. Cosa che poi avviene puntualmente, con la conseguenza che tutte le attività devono chiudere per mancanza di personale. Il film di Patierno aveva suscitato già delle polemiche a suo tempo, quando il sindaco leghista di Treviso all’ultimo momento aveva negato i permessi per girare in città, costringendo perciò la troupe a spostarsi a Bassano del Grappa, dove c’era stata un’accoglienza migliore. “Il film offende la memoria di mio padre, sono pronto a querelare tutti”, ha detto invece Thomas Panto, figlio Giorgio Panto, ex patron di Antenna 3 morto nel 2007, cui la figura di Abatantuono ha ricordato quella del padre. Va precisato a questo punto che il film ancora non è uscito in sala e che, con nel cast anche Valerio Mastandrea e Valentina Lodovini, sarà presentato alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. Patierno in proposito si limita ad augurarsi che, prima di proseguire nelle polemiche, si scelga almeno di andare al cinema a vedere il film. Poi il regista aggiunge: “se prima ancora di vedere il film c’è tutto questo rumore, evidentemente ci sono dei nervi scoperti e non è certo colpa mia”.