Il capitale umano di Virzì esce in sala ed è già polemica

Il regista Paolo Virzì coinvolto da un assessore in uno scontro sull'immagine che il suo nuovo film dà della Brianza: "E' una polemica buffa e grottesca".

Esce oggi nelle sale italiane Il capitale umano, il nuovo film di Paolo Virzì, una sorta di noir tratto dal romanzo di Stephen Amidon e ambientato in Brianza. E l’ingresso in sala è accompagnato da una vivace polemica alzata per primo da Andrea Monti, assessore al turismo della provincia di Monza e Brianza, che – rispondendo a un’intervista di Virzì in cui diceva di aver ambientato il film in un paesaggio ostile e minaccioso – ha attaccato il regista per essersi preso dei finanziamenti e agevolazioni dagli enti locali e poi aver reso un cattivo servizio alla zona. “È una polemica buffa e scomposta – dice Virzì all’Adnkronos – dopo aver già spiegato che la Brianza mostrata nel film è una “metafora. Anche perché il film è ispirato a un romanzo made in Usa ambientato in Connecticut”. La polemica riportata in prima battuta da Libero non si è però fermata.
Anzi, è stata alimentata dal presidente della provincia brianzola, che ha tacciato Virzì di retromarcia interessata, dopo aver invece parlato di luoghi come Arese (in provincia di Milano), Osnago (in provincia di Lecco) e dei paesaggi di Varese e Como, anche se il film immagina un’inesistente Ormate Brianza: “In questo modo, con le sue parole coinvolge la Lombardia intera, non solo la Brianza. Gli farei vedere l’associazionismo, il mondo dei piccoli e medi imprenditori che si svegliano presto tutte le mattine per andare al lavoro. Qui non c’è quell’aridità di cui parla, sono generalizzazioni”. Si tira fuori dalla polemica la Lombardia Film Commission, che si dice onorata di aver finanziato un progetto come Il capitale umano. Peccato che il dibattito sia proseguito in maniera scomposta sui social network con Virzì e Monti che si sono scambiati insulti via Facebook. Come in un commedia all’italiana non troppo raffinata.

EMANUELE RAUCO