Il doloroso ricordo della guerra bosniaca apre il XV Festival del cinema Europeo di Lecce

Anteprima nazionale ieri sera di "For those who can tell no tales" della regista Jasmila Žbanić, che ha incontrato il pubblico del Festival con un film per ricordare i 20 anni dal conflitto che sconvolse il paese.

Con l’anteprima nazionale di For those who can tell no tales si è ufficialmente aperta, ieri sera, la XV edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce. Presente in sala la giovane regista di Sarajevo Jasmila Žbanić, vincitrice dell’Orso d’oro alla Berlinale 2006 con il suo primo film Grbavica (Il segreto di Esma).
Il film è un toccaante viaggio nella memoria storica e nel dolore di un paese massacrato da una lunga guerra, interpretato da Kym Vercoe nel ruolo di sé stessa. La storia infatti è quella che l’attrice australiana ha raccontato in un suo spettacolo teatrale dopo averla realmente vissuta.

Kym è una turista australiana che decide di andare a visitare la Bosnia e arriva a Višegrad, una piccola città al confine tra Bosnia e Serbia, famosa per il ponte sulla Drina. Dopo una notte insonne, Kym scopre che in quel luogo furono violentate per giorni e uccise moltissime donne nei primi mesi della guerra di Bosnia, nel 1992. La donna non riesce più ad essere una comune turista, quel luogo la segna profondamente e cambia il rapporto con il territorio e con la gente del luogo.

For those who can tell no tales è il primo film in lingua inglese di Jasmila Žbanić. “Volevo ricordare che sono passati 20 anni dalla guerra nell’ex-Jugoslavia. – racconta la regista al pubblico del festival di Lecce – A volte mi sembra sia trascorsa una vita, altre che tutto sia accaduto solo ieri”. Girare non è stato semplice perché, spiega  Žbanić, “molti di coloro che parteciparono a quelle terribili violenze sono ancora lì, alcuni sono alti funzionari, fanno parte delle forze dell’ordine e addirittura  si occupano della formazione scolastica. Costoro sono convinti di essere nel giusto, di avere la ragione dalla loro parte. Abbiamo così capito che, a distanza di anni, non era possibile girare dichiarando apertamente quale fosse la tematica del film”, ecco perché il film è stato girato in segreto. La regista ha infatti chiesto aiuto a un amico serbo, che ha finto di voler realizzare un film a carattere turistico promozionale.

 

Da Lecce MARILENA VINCI