Il sale della Terra supera il milione di euro

Continua nelle sale il successo di Il sale della terra su Sebastiao Salgado: più di 170 mila spettatori già conquistati dal documentario di Wim Wenders

È un successo davvero inarrestabile quello che sta premiando in queste settimane Il sale della terra: il film di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, coprodotto dall’italiana Fondazione Solares delle Arti e distribuito da Officine UBU, ha infatti superato nei giorni scorsi il milione di euro di incasso. Un traguardo straordinario che conferma Il sale della terra come uno dei film-evento della stagione. Uscito il 23 ottobre in 37 copie, il film è cresciuto di settimana in settimana fino a raddoppiare il numero degli schermi, e continua a incontrare il favore del pubblico: ad oggi sono più di 170 mila gli spettatori “stregati” dal documentario su Sebastiao Salgado. Un risultato cui fanno eco gli ottimi risultati che il film sta ottenendo anche in Francia e Germania.
Da quarant’anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento e di un pianeta che a questo cambiamento resiste. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. La sua vita e il suo lavoro ci vengono rivelati dallo sguardo del figlio Juliano Ribeiro Salgado, che l’ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi, e da quello di Wenders, fotografo egli stesso. «Dall’inizio – spiega Wenders – ci è sembrato essenziale tenere in considerazione il fatto che i Salgado hanno un’altra vita accanto alla fotografia: il loro impegno a favore dell’ecologia. Sapevo che era necessario raccontare due storie parallele. Si può dire che l’opera di rimboschimento che hanno messo in atto in Brasile e i risultati quasi miracolosi che hanno ottenuto, siano una specie di “happy end” per Sebastião, dopo tutta la disperazione di cui è stato testimone e la depressione in cui è precipitato al ritorno dall’ultimo viaggio in Rwanda. Salgado non ha soltanto consacrato Genesis, la sua ultima monumentale opera, alla natura, ma è proprio la natura ad avergli permesso di non perdere la sua fede nell’uomo». Il sale della terra è prodotto da David Rosier per Decia Films e Lèlia Wanick per Amazonas Images, in coproduzione con Andrea Gambetta per Solares Fondazione delle Arti.