Kechiche scava nel cuore della sua Adèle e dell’amore

Abdellatif Kechiche presenta a Roma La vita di Adèle accompagnato dalla protagonista Adèle Exarchopulos: "Il mio rapporto con le attrici è come una storia d'amore".
Intervista ad Adèle Exarchopoulos a cura di Emanuele Rauco
Intervista ad Abdellatif Kechiche a cura di Emanuele Rauco

Tra le Palme d’oro più attese degli ultimi anni dagli amanti del cinema, La vita di Adèle arriva nelle sale italiane con un carico di elogi, commenti appassionati, ma anche le polemiche per il modo in cui una delle protagonista Lea Seydoux ha accusato il regista Abdellatif Kechiche di essere un dittatore e di aver manipolato le interpreti. Una di queste però, Adèle Exarchopoulos, ha accompagnato Kechiche nella presentazione del film a Roma, per l’uscita nelle sale italiane il 24 ottobre. Il film racconta la crescita emotiva, sentimentale e sessuale della giovane Adèle, la cui vita cambia per sempre quando incontra Emma, ragazza dai capelli blu: l’amore, la scoperta del sesso, la vita di coppia, il dolore della normalità.

Tratto da Il blu è un colore caldo, romanzo grafico di Julie Maroh da poco edito da Rizzoli, La vita di Adèle è una storia di amore e di erotismo che si inscrive nel racconto di una personalità che si costruisce attraverso lo sguardo degli altri, il rapporto con il contesto e la società che vive e reagisce a ogni azione, ma che poi ti lascia inesorabilmente solo con te stesso. Un film tutto giocato su primi, primissimi piani e dettagli, che punta dritto all’empatia dello spettatore, al suo innamoramento per le interpreti: “Ogni film è per me un rapporto d’amore con le mie attrici, pieno di gioia e passione ma anche di dolore quando finisce”, dice Kechiche durante la conferenza stampa. La vita di Adèle lo conferma in modo sconvolgente.

EMANUELE RAUCO