La MGM contro LaMotta

La MGM ha fatto causa a Jake LaMotta e ai produttori di Toro scatenato 2 e spera di bloccare il sequel del capolavoro di Scorsese.

La MGM ha fatto causa a Jake LaMotta e ai produttori di Toro scatenato 2 (Raging Bull II) chiedendo all’ormai novantunenne ex pugile e la RB II Productions di interrompere immediatamente le riprese del sequel, in corso attualmente a Los Angeles. Lo studio pretende inoltre un risarcimento danni e una multa esemplare che agisca da deterrente per chiunque voglia tentare di trarre guadagno da operazioni simili ora o in futuro. La MGM afferma infatti che LaMotta non ha il diritto di cedere alla RB II Productions  i diritti di sfruttamento del suo libro autobiografico Raging Bull II, sequel di Raging Bull: My Story (1970) che Martin Scorsese adattò per il grande schermo nel 1980 con protagonisti Robert De Niro e Joe Pesci. Il contratto firmato dal boxeur  nel 1976 con la Chartoff-Winkler Productions, ora nelle mani della MGM, prevede l’estensione della sua validità a ogni possibile “sequel” scritto dall’autore. La MGM, che ha rilevato la United Artists, lo studio che realizzò l’originale, sostiene che la realizzazione del sequel “intacca in maniera irreparabile il valore del film originale e conseguentemente quello dei diritti in possesso della MGM”. Toro scatenato 2 è in parte un prequel (racconta la giovinezza di LaMotta) in parte un sequel (arriva fino alla vecchiaia del pugile) e vedrà nel ruolo del protagonista alrternarsi il giovane Mojean Aria e il veterano William Forsythe. Il film è scritto e diretto da Martin Guigui e prevede nel cast: Joe Mantegna, Paul Sorvino, Natasha Henstridge e Penelope Ann Miller. Il film di Scorsese, uscito nel 1980 vinse due Oscar: quello per il milgior attore protagonista che andò a Robert De Niro e per il miglior montaggio a Thelma Schoonmaker.