Roma. Un liceo romano per indagare ottant’anni di storia italiana.

In concorso "Gulio Cesare - compagni di scuola". La nostra intervista al regista Antonello Sarno e ad uno dei protagonisti, ex-allievo Piotta. Studenti di ieri e di oggi per parlare della piccola e grande Storia.
Intervista ad Antonello Sarno e Piotta a cura di Giovanna Barreca

“Un liceo di destra con un’anima di sinistra” da sempre è la definizione che viene data del liceo Giulio Cesare di Roma, inaugurato dal Duce che lo volle collocare nei centro del suo impianto dirigistico tra un quartiere popolare e uno borghese. Il dittatore lo aveva attrezzato di una sala di proiezione perchè, come Hitler, da subito aveva capito la potenza di media come radio e cinema. Usando come pretesto gli ottant’anni della struttura, il giornalista e documentarista Antonello Sarno ha girato un film che raccoglie immagini di repertorio dell’Istituto, affiancandole a immagini e riflessioni con gli studenti di oggi e con gli studenti più illustri – nel mondo culturale e industriale del panorama nazionale – che l’hanno frequentato in passato.
Di grandi intellettuali e docenti come Tullio De Mauro si viene a conoscere la carriera scolastica un po’ tormentata (fu bocciato proprio nelle materie umanistiche che ora insegna), dello scrittore, fumettista e pittore Pablo Echaurren gli inizi d’artista avvenuti proprio tra i banchi di scuola del liceo.Di figure politiche come Marco Pannella, Franco Frattini, Chiara Ingrao si ascoltano i ricordi di quegli anni nei quali si formava in loro una coscienza su temi che poi avrebbero caratterizzato la loro lotta. E ancora il Presidente dei David di Donatello Gianluigi Rondi, Maurizio Costanzo, Serena Dandini. Musicisti come gli Zero Assoluto o Piotta che hanno iniziato proprio al classico a pensare e scrivere i testi delle lore canzoni.Ovviamente il tutto arricchito dalla testimonianza e dalle canzoni di Antonello Venditti che da ormai quarant’anni ha reso il liceo famoso in tutta Italia, grazie a liriche create e dedicate a quei banchi e a quel periodo di lotta, di ricerca, d’amore.

Ogni testimone permette di affrontare un decennio di storia non solo personale ma del paese intero. Sicuramente l’incontro con lo studente Roberto Mander, arrestato a 16 anni perchè sospettato di essere uno dei complici della strage di Piazza Fontana, è uno dei momenti più intensi del documentario perchè l’uomo in quelle aule non rimetteva più piede da allora. Un viaggio nel passato per varcare la soglia non solo della struttura ma per scoperchiare le sfraccettature di un dramma esistenziale. Per il pubblico una riflessione su una delle pagini più buie e tristi del nostro passato.

Prodotto dalla R&C Produzioni di Tilde Corsi e Gianni Romoli e dalla Agnus Dei di Tiziana Rocca in associazione con Istituto Luce Cinecittà e in collaborazione con Rai Cinema e con il quotidiano “Il Messaggero” il film, come ha dichiarato lo stesso regista: “avrà una distribuzione mirata in alcune sale del territorio nazionale”.

giovanna barreca