Italia e Francia: due modelli a confronto

Un incontro tra industrie e sistemi produttivi organizzato dal Lazio Film Fund per fare il punto su rispettivi pregi e limiti.

Nell’ambito degli incontri del Lazio Film Fund al 7° Festival Internazionale del Film di Roma, il MIBAC ha organizzato il convegno dal titolo L’Italia incontra la Francia: dialogo e confronto sul sistema cinematografico, moderato da Nicola Borrelli. Al centro della scena, il presidente del Centre Nationale de la Cinématographie Française Eric Garandeau, che ha illustrato il sistema di finanziamenti su sui si basa l’industria francese: un’occasione indispensabile per capire i punti forti del modello francese e trarre ispirazione per risolvere i limiti italiani.

Quello d’oltralpe è un sistema che si fa forza dei contributi statali, non come assistenzialismo ma per creare un’industria libera e dinamica che possa preservare l’identità culturale del paese, ma anche supportare investimenti ad alto rischio ed equilibrare le disfunzioni del mercato, ridistribuendo i fondi lungo la catena. Il CNC si configura così come entità pubblica controllata dal Ministero dei Beni Culturali, ma autonoma nella gestione nei fondi e nelle decisioni, capace di creare un sistema di finanziamenti e detassazioni che non è più aiuto pubblico, ma che ha creato un mercato vero e proprio (anche concentrandosi su produzioni indipendenti). Tutto ciò ha condotto al raggiungimento della soglia dei 200 milioni di biglietti venduti e alla crescita degli incassi di più del 127% negli ultimi 10 anni a fronte di un aumento dei costi limitato al 50%. Un esempio da studiare, in un paese come il nostro dove  il mercato è praticamente fuori controllo.