Locarno dedica una retrospettiva alla Titanus

Appuntamento al festival per riscoprire in tutta la sua ampiezza il ruolo della società fondata nel 1904 da Gustavo Lombardo, dalle origini fino a oggi.

La prossima edizione del Festival del film di Locarno dedicherà la sua storica retrosepettiva alla Titanus, una delle case di produzione più importanti degli anni d’oro del cinema italiano. Il programma vuole riscoprire in tutta la sua ampiezza il ruolo della società fondata nel 1904 da Gustavo Lombardo, dalle origini fino a oggi.

La Titanus è stata l’equivalente della Metro Goldwyn Mayer e della 20th Century Fox per il cinema americano, case con cui ha avviato negli anni Sessanta numerose coproduzioni. L’ampia rassegna si concentrerà sul periodo d’oro del cinema italiano, dal dopoguerra agli anni Settanta, e presenterà sia film già entrati nella memoria sia opere più rare. Il pubblico del Festival avrà la possibilità di vedere i grandi melodrammi con la coppia Nazzari-Sanson diretti da Matarazzo, le serie Pane amore e Poveri ma belli dirette da Comencini e Risi, ma anche i film più rivelatori di grandi autori come Fellini, Visconti, Lattuada, Olmi, Pietrangeli, Zurlini, e dei maestri di genere quali Bava, Margheriti, Freda, Mastrocinque, ritrovandovi infine le presenze dei maggiori interpreti italiani, da Sordi a Mastroianni e Gassman, da Sophia Loren e Gina Lollobrigida a Claudia Cardinale.

“L’idea di raccontare la storia del cinema italiano attraverso la sua più grande ‘fabbrica dei sogni’- ha dichiarato il direttore artistico Carlo Chatrian– si collega direttamente a quel percorso di rilettura del passato, volto a rompere steccati e pregiudizi consolidati che caratterizza la programmazione del festival”.

La retrospettiva e la relativa pubblicazione sono a cura dei programmatori e storici cinematografici Sergio M. Germani e Roberto Turigliatto. La retrospettiva, sostenuta per il secondo anno dalla Posta Svizzera, è organizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna, depositaria del Fondo Titanus, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, coeditore del volume, l’Istituto Luce Cinecittà e la Cinémathèque suisse di Losanna.