L’ultimo Fellini e l’assalto dei media raccontato da Antonello Sarno

Federico degli spiriti, documentario di Antonello Sarno presentato a Roma, racconta le esequie di Fellini dal punto di vista degli amici e dei media.
Intervista ad Antonello Sarno a cura di Emanuele Rauco

“Non si può parlare di cinema senza parlare di Fellini, sarebbe come parlare di denaro senza citare Paul Getty“. Billy Wilder ha coniato un epitaffio fenomenale per Federico Fellini, frase da cui parte Federico degli spiriti, il documentario di cortometraggio di Antonello Sarno presentato al Festival di Roma nella sezione Prospettive Italia Doc che racconta l’addio al maestro di Rimini, dalla camera ardente al funerale attraverso filmati di repertorio e interviste ad attori e cineasti che parteciparono a quei giorni.
Una sorta di camera ardente in forma di film, che in pratica comincia dove finiva Che strano chiamarsi Federico di Scola e che ne riprende alcune suggestioni, ma che diventa anche una riflessione sull’aggressione mediatica durante uno dei primi grandi eventi mediatici che coinvolsero il mondo partendo dall’Italia, la prima volta che a un regista vennero concessi i funerali di stato. Il dolore di Giulietta Masina, l’assalto a Marcello Mastroianni, ma anche le ironiche parole di Paolo Villaggio, “funeralista” che seguì le esequie con Vittorio Gassmann ridendo sotto i baffi. Un’operazione prodotta da Medusa e da News RTI che sarà distribuita come extra nelle riedizioni dvd dei film di Fellini – in occasione del ventennale della morte e dei 50 anni di 8 e 1/2 – e che  dovrebbe approdare alla trasmissione sulle reti Mediaset.

EMANUELE RAUCO