L’Ultimo Romano: la capitale rende il giusto tributo a Stefano Rosso

Roma rende omaggio a Stefano Rosso con un film documentario di Simone Avincola, L'Ultimo Romano.

Il giovane artista Simone Avincola è l’autore di un film documentario sul cantautore romano Stefano Rosso con il montaggio di Matteo Alparone: l’Ultimo Romano che verrà proiettato oggi giovedì 28 marzo nel quartiere di San Lorenzo al Nuovo Cinema Palazzo, e il giorno successivo (venerdì 29) al Cinema America Occupato al quartiere Trastevere in cui Stefano Rosso visse, prima di scomparire nel settembre 2008. La sua vita è stata libera e partecipata, come i luoghi scelti per promuovere il documentario: spazi comuni autogestiti e faticosamente restituiti alla collettività dopo l’ultima sentenza del Tribunale Civile che, dando ragione agli occupanti, ha respinto il progetto speculativo di una società privata di trasformazione del Cinema Palazzo nella più grande sala d’azzardo della capitale. Il film vuole rendere il giusto omaggio a uno dei “figli prediletti” di Roma, Stefano Rosso, il cantautore libero, svincolato da logiche commerciali e impegnato in alcuni dei testi più conosciuti, come Letto 26 (Via della Scala), Pane e Latte e Una storia disonesta. Il film ripercorre tutta la parabola artistica di Stefano Rosso, dagli inizi al Folkstudio con Ernesto Bassignano e Luigi Grechi, Claudio Lolli ed Edoardo de Angelis, amici prima che colleghi, che danno una testimonianza sincera del suo lavoro e della sua persona. Il I Municipio del Comune di Roma dedica da quattro anni un Premio per giovani artisti che ogni estate si tiene nella Piazza di Santa Maria in Trastevere, luogo caro al cantautore, un Premio che proprio nella prima edizione del 2009 è stata vinto da Simone Avincola in qualità di musicista con il Simone Avincola Quartet. L’obiettivo del Film, autoprodotto e senza finalità di lucro, è quello di mantenere vivo il ricordo di questo cantautore, ironico, vero e poetico.

Qui di seguito potete ascoltare il testo ironico e divertente di Una storia disonesta, scritta nel 1976, in cui compare per la prima volta nella storia della canzone italiana la parola spinello:

ELISA BORGHINI