L’università e il pianeta Moccia

Federico Moccia racconta l'arrivo dell'età adulta con Universitari, film con Primo Reggiani nelle sale dal 26 settembre.
Intervista a Federico Moccia a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Primo Reggiani a cura di Emanuele Rauco

I liceali, il rapporto tra loro e i 40enni e ora il passaggio (forse) all’età adulta: il percorso di Federico Moccia nella crescita dei ragazzi è praticamente completato con Universitari, il suo nuovo film in uscita nei cinema dal 26 settembre. Protagonisti un gruppo di ragazzi e ragazze alle prese con l’università, ma soprattutto con i primi scampoli di libertà e indipendenza, con le decisioni riguardo sogni, lavoro e futuro, amori e famiglia, cercando di scoprire chi sono e cosa vogliono.

3 ragazzi e 3 ragazze (tra cui il “veterano” Primo Reggiani) attraverso i quali Moccia guarda i cambiamenti del mondo universitario, le nuove generazioni alle prese con le difficoltà del presente e del futuro, senza porsi come affresco generazionale o bandiera di un’età, ma tratteggiando i personaggi con il consueto tono leggero e sentimentale, spensierato e romantico. Certo restano fuori i nodi “politici” del mondo universitario, i lati più oscuri, ma è una scelta che Moccia ha calcolato per rendere l’amicizia e l’amore in un momento di cambiamento epocale come quello dello studiare fuori sede. Cambia apparentemente target il regista, ma non si nega una serie di camei simpatici di attori di vaglia, come Maurizio Mattioli, Paola Minaccioni e Barbara De Rossi. L’obiettivo è chiaro: fare in modo che gli appassionati di Tre metri sopra il cielo e Scusa ma ti chiamo amore, seguano il regista e crescano con i suoi film. Obiettivo mica da ridere.

EMANUELE RAUCO