Marco Muller rivoluziona il Festival di Roma e chiama in causa il pubblico

Il direttore del festival annuncia le novità della 9^ edizione: nuove sezioni, via la giuria e a premiare sarà il pubblico

Il Direttore Artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha annunciato alcune delle novità della 9^ edizione del Festival, che si svolgerà dal 16 al 25 ottobre 2014 presso l’Auditorium Parco della Musica.
Gli spettatori saranno i protagonisti della manifestazione e premieranno i film di tutte le linee di programma: i riconoscimenti più importanti saranno dunque assegnati in base alle preferenze espresse dal pubblico all’uscita dalla sala.
Ulteriori cambiamenti riguardano la Selezione Ufficiale e le linee di programma che la compongono, ridefinite nel nome, nei contenuti e tutte competitive. In questo senso, il Festival 2014 presenterà una struttura più “snella” rispetto al passato, basata su un totale di circa quaranta lungometraggi: Cinema d’Oggi ospiterà film di autori sia affermati che giovani, Gala presenterà una selezione di grandi pellicole “popolari ma originali” della nuova stagione, Mondo Genere accoglierà film appartenenti ai più diversi generi cinematografici, mentre Prospettive Italia farà il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema nazionale di fiction e documentaristico.

Al termine di ogni proiezione gli spettatori potranno votare per il film visto e assegnare: il Premio del Pubblico | Gala, il Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi, il Premio del Pubblico | Mondo Genere, il Premio del Pubblico | Cinema Italia (Fiction) e il Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario). Inoltre, Taodue assegnerà tramite un’apposita giuria, un premio Camera d’oro alla migliore opera prima o seconda. Una struttura che pare avvicinarsi definitivamente a quell’idea di festa abbozzata nelle prime due edizioni, ma anche di un festival dalla parte dello spettatore, come il festival di Toronto,vetrina commerciale e artistica e allo stesso tempo senza paletti di sorta e che negli anni si sta imponendo grazie a una concezione di festival più agile e moderna, rispetto ai colossi vecchio stile.

EMANUELE RAUCO