Muore Mike Nichols, il regista di Il laureato e Closer

A 83 anni, scompare Nichols, regista che lanciò Dustin Hoffman e contribuì a ridefinire lo stile e il linguaggio del cinema americano.

E’ morto ieri sera all’età di 83 anni Mike Nichols, uno dei registi americani più amati dell’era moderna, regista di film che sono entrati nell’immaginario collettivo come Il laureato (1967, con Dustin Hoffman) e Una donna in carriera (1988, con Melanie Griffith). Nichols era nato a Berlino, da un intellettuale russo (il suo vero nome è Michael Igor Peschkowsky) e si trasferisce in America all’età di 8 anni. Da giovane comincia a interessarsi di spettacolo, cominciando la sua carriera come comico teatrale assieme ad altri giovani colleghi come Elaine May, fino a quando, nel 1966 passa alla regia con Chi ha paura di Virginia Woolf?, venendo nominato all’Oscar.
E’ però con il secondo film che Nichols si ritaglia un posto nella memoria degli spettatori: nel 1967 dirige Il laureato, guadagnandosi il premio Oscar come miglior regista, ridisegnando lo stile hollywoodiano fungendo da precursore della New Hollywood e lanciando nell’Olimpo il giovane Dustin Hoffman. Gli anni ’70 e ’80 saranno ricchi di successi per Nichols, mai prolifico ma sempre capace di lasciare il segno sullo spettatore, con film come Conoscenza carnale, Comma 22, Silkwood e Una donna in carriera (per questi ultimi due fu candidato dall’Academy come miglior regista dell’anno). Autore di un cinema di personaggi forti e profondi in contesti sociali molto accurati, Nichols è stato un grande tessitore di figure femminili, anche nell’ultima parte di carriera, in cui tra problemi personali e cali d’ispirazione è riuscito a piazzare notevoli zampate come la miniserie tv Angels in America e soprattutto Closer: chiedere a Natalie Portman per averne la conferma.

EMANUELE RAUCO