Il suo nome è Carol

“Considero The Price of Salt una storia d’amore universale, dal valore eterno, che prescinde dal genere e dall’orientamento sessuale”. Parola del regista americano Todd Haynes, che porta alla Festa del Cinema di Roma Carol, dramma su una relazione lesbica diretto interpretato da Cate Blanchett e Rooney Mara, tratto dal romanzo Il prezzo del sale di Patricia Highsmith. Premiato a Cannes con Rooney Mara migliore attrice (ex aequo), inquadra l’affair tra una donna sposata e madre di una bambina (Blanchett) e una commessa (Mara) nella New York di inizio anni ’50.

“Uno dei film che più mi hanno ispirato – confessa Haynes – è Breve incontro di David Lean: anche lì si racconta come l’amore possa irrompere nella vita delle persone e, soprattutto, come lo spettatore, in una storia d’amore, stia generalmente dalla parte di chi è più fragile”.

Todd Haynes

Todd Haynes

Se la fotografia (di Edward Lachman) indugiando su diaframmi quali finestre, vetri e polvere fa sì che il “nostro sguardo sia carico di desiderio, ma frustrato”, particolare rilevanza assume il lavoro delle due attrici, Cate Blanchett (Carol) e Rooney Mara (Therese): “Quando mi è arrivata la sceneggiatura Cate era già confermata, Rooney Mara è stata una mia scelta, di cui vado molto fiero: sa essere discreta sullo schermo, possiede l’autocontrollo necessario. Intelligenti, preparate, hanno partecipato attivamente al processo narrativo”.

In particolare, “la Blanchett recita insieme la persona reale Carol e l’immagine di Carol, ovvero il soggetto Carol e il soggetto del desiderio di Therese: la recitazione cambia, lei è in grado di comunicare questa differenza”.

Infine, conclude Todd Haynes, “Carol è anche suspense: quando, ti chiedi, le due donne faranno l’amore, e dove?”.

Federico Pontiggia