Rapporto sala a Ciné

Redditività delle sale: ostacoli e soluzioni. E’ il succo del convegno che l’Anec ha tenuto stamattina a Riccione, nel corso di Ciné 2015. Sale che sono ancora e nella maggior parte dei casi esercizi a perdere, per la crisi che attanaglia il prodotto cinema in Italia e per tutta una serie di ritardi e di criticità tipicamente nostrane: “Taglio al credito d’imposta, digitalizzazione incompleta, regime tributario penalizzante sono alcuni dei nodi spinosi che la politica dovrà risolvere nell’immediato futuro”, sintetizza Mario Mazzetti, segretario nazionale Anec.
Parole condivise dal Presidente dell’associazione Luigi Cuciniello, che aggiunge: “Abbiamo bisogno di una maggiore diversificazione di genere della produzione italiana. Una politica distributiva differenziata, con un calendario ragionato delle uscite. Bisogna riprendere in mano il progetto della multiprogrammazione, dando spazio anche ai titoli non circuitati dai grandi marchi e a tutti i contenuti extra-filmici. Naturalmente va ammodernato il parco sale fornendolo di adeguati standard tecnici. Importante la questione della fiscalità. C’è un lavoro enorme da fare ma anche tanta positività: riscontriamo una consapevolezza crescente della centralità della sala anche nelle altre realtà della filiera e questo ci fa ben sperare. Una consapevolezza che inizia a dare i primi frutti: nell’ultima riunione della consulta cinema presso il Ministero, è stato messo a verbale lo stanziamento diretto di una parte del Fus a favore dell’esercizio. È una presa di posizione importante”.

foto_riccione

Da sinistra: Antonio Urrata, Mario Mazzetti e Luigi Cuciniello

Dello stato del cinema italiano inteso come industria si occuperà come ogni anno il Rapporto edito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, che sarà presentato a Roma il prossimo 15 luglio. A Riccione il Direttore Generale FEdS Antonio Urrata ne dà un piccolo assaggio: “Senza entrare nel merito dei risultati, posso anticipare che lo spazio d’intervento del Rapporto si è allargato ulteriormente. C’è da parte nostra l’ambizione di raccontare l’industria cinematografica a 360 gradi, emancipandosi dal mero approccio numerico. Ad esempio ci siamo dedicati quest’anno alle strategie di promozione del prodotto e abbiamo inaugurato un focus ad hoc dedicato alla produzione internazionale. Iniziamo dal giovane cinema cubano: una delegazione di filmaker dell’isola sarà presente il 15 luglio a Roma per raccontare la realtà produttiva del proprio paese. Fa parte della mission della Fondazione l’apertura verso l’altro. Con il cinema cubano abbiamo incominciato un dialogo molto positivo lo scorso dicembre a L’Avana, durante il festival del cinema latino. Un dialogo che è proseguito quest’anno al Festival di Taormina, dove abbiamo promosso un focus dedicato e che andrà avanti grazie alle sinergie che nel frattempo abbiamo intensificato tra il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Scuola Nazionale di Cinema di Cuba. Ultima novità: insieme al Rapporto sarà presentata una nuova collana editoriale, dedicata alle questioni economiche del cinema”.

Gianluca Arnone