Oscar 2015, Birdman lascia Boyhood a bocca asciutta

Birdman di Inarritu con 4 premi vince la Notte degli Oscar 2015 battendo Boyhood e The Gran Budapest Hotel

In una serata che presentava un duello non scontato, c’è stato un vincitore ben preciso: la 87^ Notte degli Oscar è stata vinta da Birdman, il film di Alejandro Inarritu che dopo aver aperto la Mostra del Cinema di Venezia ha anche portato a casa il più ambito premio cinematografico del mondo, facendo bottino pieno e ottenendo anche i premi per la regia, per la sceneggiatura originale e per la direzione della fotografia di Emanuel Lubezki, al secondo Oscar consecutivo dopo la vittoria con Gravity.
Boyhood, il film diretto e seguito amorevolmente per più di una decade da Richard Linklater, è stato sconfitto su tutti i fronti, tranne quello dell’attrice non protagonista, Patricia Arquette, premiata per un bellissimo ruolo di madre. Neil Patrick Harris, come conduttore, se l’è ben cavata soprattutto nel numero iniziale e nella parodia di Birdman, ma non è riuscito a spezzare la monotonia della premiazione, sensazione confermata anche dalle non troppe sorprese in termini di premi: per esempio, i 4 attori premiati hanno rispettato alla perfezione le previsioni. Oltre ad Arquette, Eddie Redmayne protagonista per La teoria del tutto, Julianne Moore protagonista per Still Alice (finalmente premiata alla 5^ nomination) e J. K. Simmons per Whiplash, film rivelazione della serata che ha vinto anche altri due premi, per il montaggio e il missaggio del suono. L’altro grande vincitore della serata è stato The Grand Budapest Hotel, il delizioso film di Wes Anderson che è stato la mina vagante di tutta la serata, portando a casa l’unico Oscar italiano dell’anno – a Milena Canonero per i costumi, 4^ statuetta personale per lei –, oltre a quelli per trucco e hair-styling, scenografia e colonna sonora.
Le briciole per gli altri film, come Selma, premiato per la canzone, The Imitation Game, Oscar per la sceneggiatura adattata, American Sniper, premio al montaggio del sonoro.
Chiudono il palmares della nottata, Ida, film polacco vincitore del premio per il film straniero, Big Hero 6, miglior film animato dell’anno, e Interstellar, premiato per i superbi effetti speciali. Si chiude un’annata cinematograficamente più debole del solito, con uno spettacolo televisivo che ha saputo dare poco ritmo e verve, al contrario del piano sequenza vorticoso che ha vinto.

EMANUELE RAUCO