La sezione Figli e amanti del Torino Film festival, quella che permette a registi e attori importanti del cinema italiano di scegliere un film del cuore, ha dato la possibilità a Giuseppe Piccioni (Il rosso e il blu) di presentare al pubblico uno dei suoi film “formativi”: Gloria di John Cassavetes, anomalo thriller in cui una grande Gena Rowlands deve proteggere un bambino da una banda di criminali.
“Un film che all’epoca venne disprezzato – dice Piccioni motivando la sua scelta – perché si pensava che Cassavetes fosse sceso a patti col mercato e l’industria. Ma che mostra ancora oggi una forza espressiva notevole”. Una storia d’amore trasfigurata in un rapporto virtuale tra madre e figlio, ma anche un giallo coinvolgente: è proprio nel “compromesso” vitale, la forza di Gloria, il soffio vitale per cui Piccioni lo ha eletto tra i suoi film del cuore, “forse quello che amo di più di Cassavetes assieme alla Sera della prima e Una moglie”.