Premio Bianchi per Gianni Amelio

All'autore calabrese il premio del Sindacato Giornalisti Cinematografici. Un'occasione per vedere la versione restaurata di Colpire al cuore e confrontarsi.
Intervista a Gianni Amelio, premiato a Venezia con il Premio Bianchi

Il Sindacato Giornalisti Cinematografici (SNGCI) ha insignito oggi Gianni Amelio con il Premio Pietro Bianchi per il suo ultimo film, L’ultimo uomo, e per l’occasione è stata proiettata la versione restaurata dalla Cineteca di Bologna di Colpire al cuore, film d’esordio al cinema per l’autore, presentato proprio alla Mostra nel 1982. Amelio ha avuto modo di rievocare in conferenza stampa la lavorazione di quella sua notevolissima opera prima, in presenza anche del “rintracciato” protagonista Fausto Rossi, all’epoca un adolescente che, nonostante l’ottima prova, non volle continuare la sua strada nel mondo del cinema. “Vinsi anche un David di Donatello” ha detto Rossi sorridendo. Amelio ha anche raccontato che Rossi fu la prima scelta di un altro autore per un film successivo, e che il ragazzo, rifiutando il ruolo, aprì le porte all’esordio di un attore oggi molto noto. Su nome dell’attore, autore e film, però, sia Amelio sia Rossi hanno lasciato una nota di mistero. Amelio ha poi parlato del suo nuovo progetto, L’intrepido, che vedrà protagonista Antonio Albanese per la produzione di Carlo Degli Esposti. E ha anche messo a tacere le polemiche a proposito della sua recente sostituzione alla direzione del Festival di Torino per l’anno prossimo. “Avrei rinunciato comunque perché ho altri impegni”, ha detto, “E’ stato solo un po’ fastidioso venirlo a sapere dai giornali a cose già decise, senza avermi interpellato preventivamente”.

MASSIMILIANO SCHIAVONI