Riccardo Scamarcio mattatore al Lucania Film Festival

In compagnia dell'amico regista Rocco Papaleo, Riccardo Scamarcio si racconta al pubblico di Pisticci

Riccardo Scamarcio LucaniaA soli 10 anni apprezzava il cinema di David Lynch, vorrebbe che in Italia si producessero più film impegnati e, quando i suoi impegni di attore e produttore glielo consentono, si avventura nelle suggestive strade e fra i boschi di una Lucania che dimostra di conoscere bene. E’ un Riccardo Scamarcio insolito quello che ha conversato con il conduttore di Rai Radio2, Filippo Solibello, nella Sala Grande del Lucania Film Festival, invasa da una folla di fan – e non solo – che forse saranno rimasti piacevolmente spiazzati a sentire il loro idolo parlare della funzione della settima arte e della sua cultura cinematografica, fatta di titoli come C’era una volta in America, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Il caso Mattei, ma anche i film di Totò.

“Esce da un bar e diventa una stella”, così sintetizza il percorso in ascesa di Scamarcio il regista e amico Rocco Papaleo, che l’ha diretto nel film Una piccola impresa meridionale, in uscita a ottobre. Il trailer è stato trasmesso sullo schermo allestito sulla facciata della splendida Chiesa Madre, prima che l’attore e regista lucano, nel pubblico, salisse sul palco per un simpatico siparietto durante il quale i due hanno raccontato la loro “storia d’amore professionale”. Una questione di suoni, visto che l’autore di Basilicata Coast to Coast è stato affascinato dal “meridionalese sbucato all’improvviso dalla bocca di Scamarcio, mentre era al telefono con un amico” e, a sua volta, ha sedotto il “ragazzo d’oro” con la canzone La tua parte imperfetta e con la musica in generale.

Quello che si è regalato al numeroso pubblico del Lucania Film Festival è anche il Riccardo Scamarcio fresco produttore, che confessa di aver fatto questa scelta importante con una certa incoscienza e un pizzico di follia. Incalzato dalle domande di Solibello, l’atteso ospite del festival, protagonista della seconda edizione del Lucano Movie Night, si è anche abbandonato ad alcune confidenze più intime ed informali.

In oltre un’ora di chiacchierata, nella cornice di un festival che, secondo Papaleo, è diventata una “istituzione capace di educare il pubblico ad una visione condivisa e attenta”, l’attore di Andria dice la sua su quella che dovrebbe essere la funzione del cinema: “In questo particolare momento storico c’è sempre più bisogno di occasioni per emozionarsi, e questo è il grande potere che ha il cinema. La parola chiave è empatia. Il cinema che mi piace è fatto di personaggi in cui potersi immedesimare, di belle storie da raccontare, storie che si alimentano sicuramente nel reale, ma la macchina da presa deve anche esser capace di andare oltre, deve essere anche strumento di fuga verso un altrove. Il cinema è condivisione e, se fatto in maniera intelligente, diventa anche approfondimento e occasione di riflessione”.