Sundance Film Festival 2015, vince il dramma lieve di Gomez-Rejon

Me and Earl and the Dying Girl di Alfonso Gomez-Rejon trionfa al festival del cinema indie di Sundance. Premiato anche Fassbender

Si è chiusa l’edizione 2015 del Sundance Film Festival, il più importante festival dedicato al cinema indipendente. Ha vinto il film che era favorito sin dall’inizio, Me and Earl and the Dying Girl di Alfonso Gomez-Rejon, film che racconta l’amicizia tra un liceale e una compagna di classe malata di leucemia: il film ha vinto il Gran premio e il premio del pubblico, cominciando così un cammino che, stando ai precedenti, lo porterà a Cannes e poi a una probabile nomination agli Oscar, come accaduto quest’anno con Whiplash.
Nella sezione dedicata ai film non americani spunta come vincitore del premio della giuria, Slow West, film inglese con Michael Fassbender nel ruolo di una guida per aristocratici negli USA di fine ‘800, mentre il premio del pubblico è stato vinto dall’indiano Umrika, sul viaggio di un indiano alla ricerca del fratello scomparso negli Stati Uniti. Tra i documentari, grandi polemiche ha suscitato il film di Alex Gibney su ScientologyGoing Clear: Scientology And The Prison Of Belief, mentre il premio della sezione è stato vinto da The Wolfpack, storia di 7 fratelli che hanno vissuto per anni chiusi in casa. Dal resto del mondo invece, spazio al documentario russo con The Russian Woodpecker (un artista che cerca i misteri di Chernobyl) e a quello gallese con il curioso Dark Horse, sulla nascita di una nuova razza di cavalli.

EMANUELE RAUCO