The Business Street, le vie del mercato portano a Roma

Gli incontri del mercato durante il Festival di Roma cercano di lanciare anche nella capitale del cinema italiano un settore importante per il festival.

Se Cannes e Toronto sono probabilmente i più grandi festival di cinema al mondo, se non per prestigio per rilevanza anche industriale, il merito è l’attenzione rivolta al mercato. Obiettivo che il Festival di Roma si pone da tempo e che quest’anno si è concentrato nei 4 giorni di The Business Street, la sezione di mercato e industria del festival che riunisce lungo via Veneto produttori, distributori e venditori da tutti il mondo: 10% di accreditati in più e 15% di buyers a dimostrazione di un terreno che non si può non battere con insistenza per dare vera valenza alla manifestazione di Roma, segnalando per esempio il raggiungimento di un accordo tra Italia e Cina per sbarcare in uno dei più ricchi mercati del mondo.
49 paesi presenti e 100 proiezioni riservate agli accreditati e poi la parte forse più importante, quella dei convegni che servono a fare il punto sulla situazione mondiale della filiera e permettono di stringere accordi, sinergie e reti essenziali per superare la crisi e rilanciare il mercato. Uno dei principali,  “L’era della distribuzione digitale”, ha permesso a professionisti italiani e internazionali di fare il punto sulle strategie comunicative, distributive, ma anche produttive legate alle piattaforme online, ma anche al theatrical e alla rivoluzione del dcp: nuovi modelli di fruizione e distribuzione che rivoluzioneranno il cinema, ma che non tutti hanno già capito o abbracciato. Obiettivo delle giornate a Roma è quello di capire e mobilitare, con la speranza che uno dei punti deboli del festival capitolino sappia tramutarsi in un punto di forza.

EMANUELE RAUCO