Trash di Stephen Daldry vince il 9° Festival del Film di Roma #RomaFF9

Il film di Daldry premiato dal pubblico nella sezione Gala, 12 Citizens vince il Cinema d'oggi e Roan Johnson Prospettive Italia

E’ l’avventura brasiliana di Stephen Daldry, Trash, a vincere il premio del pubblico, nella sezione Gala, del nono Festival del Film di Roma che per la prima volta ha fatto premiare i propri film esclusivamente dal pubblico che ha visto i film all’Auditorium Parco della Musica: Daldry ha ritirato il premio dalle mani del direttore Marco Muller e della madrina Nicoletta Romanoff, ringraziando gli spettatori che hanno affollato le sale e amato questo “omaggio al Brasile”. La sezione Cinema d’oggi, il concorso del vecchio festival, ha premiato 12 Citizens, remake cinese del classico La parola ai giurati di Lumet, diretto da Xu Ang; mentre la sezione Mondo genere ha premiato Haider, versione bollywoodiana di Amleto diretta da Vishal Bhardwaj. La sezione dedicata alle novità del cinema italiano, Prospettive Italia, ha assegnato due premi: uno al film di finzione, la commedia Fino a qui tutto bene di Roan Johnson, e l’altro al documentario Looking for Khadija.
A proposito di documentari, la giuria Doc/It presieduta da Federico Schiavi ha premiato Largo Baracche di Gaetano Di Vaio come miglior documentario italiano, dando una menzione speciale a Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni. Infine, il premio Taodue Camera d’oro per la migliore opera prima è andato Escobar: Paradise Lost di Andrea Di Stefano, miglior produttore esordiente Laura Hastings-Smith, che ha prodotto X+Y di Morgan Matthews, con la menzione speciale per Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli.

Durante la cerimonia, Marco Muller ha detto addio al festival: il suo mandato di 3 anni è scaduto e ha lasciato intendere che non chiederà il rinnovo (“L’anno prossimo sarò in altri lidi”, ha dichiarato sul red carpet), salutando con un po’ di rammarico per ciò che non è potuto davvero essere il festival, come questa edizione 2014 dimostra e come le parole di Abete di BNL confermano: “Anziché lavorare per buttarlo giù questo festival, impegniamoci per fare una 10^ edizione davvero all’altezza”. Che sia festa, festival o qualunque formula, il coinvolgimento della città e del mercato è l’unico modo per rendere prezioso e indispensabile il festival di Roma 2015.

EMANUELE RAUCO