Valerie Donzelli divide Cannes 2015 parlando dell’incesto

Marguerite et Julien di Donzelli è in concrso a Cannes 2015 accolto in modo controverso dalla stampa

donzelliIncantò Cannes nel 2011 con La guerra è dichiarata. Oggi Valérie Donzelli divide la Croisette presentando in concorso Marguerite et Julien, melodramma folle, retro e anacronistico sul delicatissimo tema dell’incesto: ispirato a una storia vera, infatti il film racconta di due fratelli di nobile casata (Jérémie Elkaim e Anais Demoustier) che nella Francia del ‘600 si amano, destando uno scandalo enorme. I tentativi di separarli sono destinati al fallimento e alla tragedia.
Tratto da un soggetto che Jean Gruault aveva scritto per Truffaut e che Donzelli riscrive con l’ex-compagno Elkaim (anche protagonista), Marguerite et Julien racconta una storia scandalosa ed erotica come una fiaba, un gioco di bambini, una leggenda per tremare al buio, sotto le coperte: una chiave di lettura molto audace a cui si sposa uno stile altrettanto libero e coraggioso, fatto di immagini d’antan e macchina a mano, musiche di varia epoca e natura, oggetti di varie epoche e citazioni (Fanny e Alexander, Borowczyk, Sofia Coppola) che si rincorrono: un pastiche di grande libertà formale che non è stato però bene accolto, e che tra gli applausi entusiasti di una parte della platea ha fatto registrare più di un fischio e di grida di disapprovazione. “Volevo fare un film del tutto atipico, girando parte in pellicola e parte in digitale, cercando di mescolare tanti epoche diverse”, ma non tutti hanno apprezzato. Forse però è meglio così.

EMANUELE RAUCO