Venezia: Orizzonti 2011

Presentato il programma della sezione più sperimentale e di ricerca del Festival di Venezia, spiccano i nomi di Demme, Naderi, Tsukamoto e Marcello.

Da sempre fiore all’occhiello della kermesse veneziana, la sezione Orizzonti 2011 si profila ricca di perle d’autore e di folgoranti scoperte. Vero e proprio laboratorio di ricerca affacciato sulla laguna, nonché terreno di studio per individuare la nuove tendenze del cinema d’autore, Orizzonti, quest’anno, senza dimenticare di proporre interessanti opere prime, punta su alcuni nomi noti di sicuro richiamo cinefilo come Shinya Tsukamoto, Pippo Delbono, Jonathan Demme e Amir Naderi. Proprio a Cut di Naderi, che nel 2008 era presente a Venezia in Concorso con Vegas:Based on a True Story, spetterà l’onore e l’onere di inaugurare la sezione. Tra gli autori più attesi sono da segnalare senz’altro Demme con il documentario I’m Carolyn Parker: the Good, the Mad and the Beautiful e Tsukamoto con Kotoko, nuovo lavoro di un implacabile elaboratore di immagini che ben si adatta a Orizzonti, al punto che nel 2005 era stato reclutato nella giuria. Ci sarà anche James Franco, attore e regista (già premiato per i suoi cortometraggi alla Berlinale 2010), che presenterà Sal, pellicola sull’attore Sal Mineo, protagonista di intrighi legati al mondo del cinema degni di presenziare nel volume “Hollywood Babilonia” di Kenneth Anger. Tra corti, medio e lungometraggi non mancherà un po’ di Italia, a rappresentarci ci penseranno Amore carne di Pippo Delbono, figura di intellettuale “scomodo” quanto geniale del nostro tempo e il pluripremiato (in patria e all’estero) Pietro Marcello con la sua opera seconda: Il Silenzio di Pelesjan. Tornano anche i paladini del cinema di ricerca nostrano Yervant Gianikian e Angela Ricci-Lucchi con Notes sur nos voyages en Russie 1989–1990, mentre Stefania Rocca spicca nel cast dell’opera prima di Nicolas Provost The Invader. Nella sotto-sezione Orizzonti Fuori Formato troveremo invece Piattaforma Luna di Yuri Ancarani, In attesa dell’avvento di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato, Movimenti di un tempo impossibile del collettivo di artisti milanesi Flatform e Miss Candace Hilligoss’ Flickering Halo di Fabio Scacchioli e Vincenzo Core.

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