He Named Me Malala

La vicenda di Malala Yousafzai ha commosso il mondo intero. Aveva appena 15 anni quando nel 2012 fu vittima dei talebani della Valle dello Swat che le spararono tre colpi di pistola alla testa mentre tornava a casa da scuola. La sua colpa: aver manifestato pubblicamente fin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Dopo l’attentato che l’ha ridotta in fin di vita e che l’ha costretta a lunghi mesi di cure e riabilitazione, Malala ha dato vita a un’organizzazione no profit, la Malala Fund, con la quale raccoglie fondi dedicati a progetti educativi in tutto il mondo. Oggi risiede a Birmingam insieme alla sua famiglia. Il suo impegno in difesa della cultura e dell’educazione delle donne ne ha fatto, nel 2014, la più giovane vincitrice di sempre del Premio Nobel per la pace. Il documentario è un ritratto molto intimo della ragazza, del suo rapporto con il papà, attivista e sostenitore del diritto allo studio delle donne in Pakistan, della sua nuova vita in Inghilterra e del suo legame ancora forte con la terra d’origine.

Regia: Davis Guggenheim
Cast: Malala Yousafzai
Soggetto: Malala Yousafzai
Montaggio: Greg Finton
Anno: 2015
Tratto da: ispirato al libro “Io sono Malala” di Malala Yousafzai e Christina Lamb (ed. Garzanti)
Origine: Usa
Genere: documentario
Produzione: PARKES+MACDONALD IMAGE NATION, PARTICIPANT MEDIA, IMAGENATION ABU DHABI FZ