Venezia tra teatro e cinema

Serena Nono in "Venezia Salva" mette in scena la tragedia di Simone Weil esaltando i suoi aspetti più contemporanei e le bellezze nascoste della città lagunare.
Intervista alla regista Serena Nono a cura di Giovanna Barreca
Intervista all'interprete David Riondino a cura di Giovanna Barreca

Nel 1618 ci fu da parte della Spagna un tentativo di sacco di Venezia. Un gruppo di congiurati organizzati dall’ambasciatore spagnolo, il Marchese di Bedmar e il vicerè di Napoli, cercarono di conquistare la città lagunare la notte precedente alla Festa della Sensa, ovvero lo sposalizio di Venezia col mare. Ma il tentativo di annettere la Serenissima al regno di Spagna fallì. Infatti il giovane Jaffier, innamoratosi di Violetta, la figlia del segretario dei Dieci (interpretato da David Riondino) non riuscì a mettere in atto il saccheggio di una città così bella. Compassione e amore guidano il suo gesto di rinuncia che lo porterà alla morte. Serena Nono – pittrice e video-artista già presente al Lido nel 2009 con Via della croce nella sezione Orizzonti – con Venezia salva, evento speciale alle Giornate degli autori, coglie lo spirito della pièce e in ogni fotogramma esalta la bellezza architettonica e naturale della città. Inoltre l’autrice veneziana sceglie un cast di non attori, con tanti stranieri per raccontare la verità di terra di incontro, qual è la Serenissima. Attori non professionisti ospiti della Casa dell’ospitalità di Venezia e di Mestre, struttura che accoglie le persone senza dimora con i quali Serena Nono ha collaborato anche per diversi laboratori dal 2005. Venezia salva si dimostra un testo attuale perchè ancora oggi le persone sono costrette a lasciare la loro terra natia e forte è il senso di sradicamento che ne consegue.