Il semestre italiano in Europa per rilanciare anche il cinema

In un convegno durante la Mostra del Cinema, il professor Zambardino e l'onorevole Costa hanno presentato dati e prospettiva per il cinema in Europa
Intervista a Silvia Costa a cura di Emanuele Rauco
Intervista a Bruno Zambardino a cura di Emanuele Rauco

Se è vero, come si ripete da tempo, che il cinema e l’audiovisivo potrebbero essere risorse fortissime per consolidare un rilancio economico, il semestre italiano di presidenza ha anche questo scopo e ieri, durante un incontro curato dalla direzione generale cinema del ministero dei beni culturali, si è affrontato questo tema: Un semestre in Europa – Lo scenario per cinema è il titolo dell’incontro in cui si è riflettuto sul rapporto tra cinema italiano e istituzioni europee, mettendo in luce i dati che riguardano le attività della DG Cinema del MIBACT e illustrando i punti della commissione cultura del parlamento europeo dalla voce della neo-presidente Silvia Costa.
Il report sulle attività del ministero per il cinema nel 2013 (curato dal professor Bruno Zambardino) parla di 190 milioni di euro di investimenti pubblici, diretto o indiretti, in calo dell’8% rispetto all’anno precedente, e destinati soprattutto ai film di interesse culturale, alla produzione e agli enti di settore. La buona notizia, oltre all’aumento del tax credit che tappa le falle del FUS, è negli incassi: nel periodo 2005/13, i film finanziati per l’interesse culturale con un contributo complessivo di 218 milioni ne hanno incassati 529. Dati che pongono delle prospettive però con poco slancio alle quali, oltre all’azione del governo Renzi, dovrà far fronte anche il parlamento europeo, attraverso il programma Europa Creativa e i punti che la commissione cultura dovrà affrontare: revisione della Direttiva Servizi Media Audiovisivi, coinvolgendo gli operatori più forti (Over the Top); ripensamento dei modelli di intervento pubblico territoriali; e adeguamento dei modelli commerciali ai contesti locali, cercando l’ampliamento del pubblico.

EMANUELE RAUCO