Perdona e dimentica

12/04/10 - Todd Solondz è un autore che ci ha abituati alla commedia cinica, ai toni acidi e cattivi...

Premiato a Venezia per la sceneggiatura, arriva nelle sale l’ultimo film di Todd Solondz, già autore del più brillante “Happiness”

perdona e dimentica12/04/10 – Todd Solondz è un autore che ci ha abituati alla commedia cinica, ai toni acidi e cattivi, che ci ha sorpresi e abbagliati con Happiness (opera ormai risalente a più di dieci anni fa) e che però non sembra più capace di liberarsi dal suo universo popolato di mostri borghesi schizoidi o, nel migliore dei casi, sociopatici. Life During Wartime (tradotto in italiano con Perodna e dimentica…) potrà piacere molto a chi non ha visto Happiness. Il nuovo film di Solondz ne è una sorta di seguito, ma per chi conosce il primo capitolo, questo secondo apparirà una variazione sbiadita e “riscaldata”. Ancora troviamo tre sorelle di diverse ambizioni e realizzazioni nella vita, invidiose una dell`altra; ancora troviamo il personaggio del padre di famiglia pedofilo, che stavolta esce di prigione e si confronta con un inesauribile (e impossibile) desiderio di espiazione. Ancora troviamo bambini depressi, già alle prese con psicofarmaci, e una vita sessuale generalmente, e semplicemente, triste. Di diverso e di peggiore rispetto a Happiness vi è soprattutto una veste formale che rasenta il manierismo. Happiness, a sua volta una commedia cinica e glaciale, si manteneva opera elegante senza ricorrere a tutti gli artifici che in Life During Wartime dominano nella composizione dell`immagine. Qui la fotografia è caldissima ed elaboratissima, in funzione di un`enfasi drammatica che nelle opere precedenti di Solondz non era mai stata una priorità . Per intenderci, la sequenza di Happiness in cui il padre confessa a suo figlio di essere un pedofilo era un vero pugno nello stomaco, ma proprio perchè giungeva a spezzare, con uno squarcio di mostruosa umanità, un grottesco a tratti insostenibile, spingendo l’empatia del pubblico verso il personaggio peggiore.

In Life During Wartime, invece, tutti appaiono molto più compresi di sè. Dopo averci riso sopra, parrebbe dire Solondz, adesso è il momento di riflettere, di tirare le somme, di fare bilanci. Purtroppo, però, il dramma suona quasi sempre falso. Si tratta pur sempre di un dramma narrato con un sorrisetto sprezzante sulle labbra, ma il travaglio psichico del bambino in cerca di un padre non convince mai, né siamo coinvolti più di tanto dal confronto padre-figlio. E stavolta non funziona moltissimo nemmeno il grottesco. Tutto il nuovo nucleo narrativo sui fantasmi dei mariti suicidi di Joy non è molto azzeccato, e soprattutto suona del tutto alieno all`universo, concreto e aspramente “reale”, di Todd Solondz. Tutto da buttare, allora? No, Solondz resta un autore di tutto rispetto, particolarmente affezionato all`idea di un cinema “elegante” che narra di mostruosità umane, e profondo conoscitore (e scardinatore) dei generi cinematografici: gli piace molto dissacrare e contaminare la commedia sentimentale, la sit-com, la soap-opera, e sempre in modo intelligente. Ed è un ottimo direttore d`attori. Anche qui il cast dà una buona prova collettiva, con una menzione speciale per Allison Janney, da anni confinata in ruoli da caratterista e finalmente valorizzata come si deve: la sua Trish, la sorella benpensante in cerca di una nuova stabilità, è un perfetto misto di ipocrisia, egoismo, perbenismo e scarso contatto con se stessa, non un personaggio principale ma di sicuro tra i più compiuti del film.

(MASSIMILIANO SCHIAVONI)

Titolo originale: Life During Wartime
Produzione: USA 2009
Regia: Todd Solondz
Cast: Shirley Henderson, Ciarán Hinds, Allison Janney, Michael Lerner, Chris Marquette, Charlotte Rampling
Durata: 98′
Genere: commedia
Distribuzione: Archibald Enterprise Film
Data di uscita: 16 aprile 2010

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